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La Cisl prima ancora della classe politica ha avviato un’azione di spending review al proprio interno. Dunque siamo certamente a favore della razionalizzazione dei costi della pubblica amministrazione, che deve avvenire secondo principi di equità
PALERMO – Sono stati chiusi 5 uffici dell’Agenzia delle Entrate in alcune cittadine siciliane fra cui Cefalù e non sono stati attivati i Punti di assistenza Fiscale che dovrebbero erogare i servizi relativi. Per effettuare operazioni basilari, come la registrazione del codice fiscale, chi abita in quelle cittadine deve percorrere svariati km, con ovvi disagi. La denuncia arriva dalla Cisl Fp Palermo Trapani che ieri all’Hotel Jolly di Palermo ha riunito i dirigenti sindacali e delle Rsu in servizio presso gli uffici periferici della provincia di Palermo dei Ministeri dell’Interno e della Giustizia e delle Agenzie Fiscali. Hanno preso parte all’incontro il segretario generale della Cisl Fp Palermo Trapani, Lorenzo Geraci, i coordinatori dei due comparti per la Cisl Fp Palermo Trapani, Nino Tranchina e Franco Vazzano, il responsabile del dipartimento Ministeri e Agenzie Fiscali della Cisl Fp Sicilia, Daniele Passanisi e Paolo Bonomo, segretario nazionale della Cisl Fp.
“La Cisl prima ancora della classe politica – ha dichiarato Lorenzo Geraci, segretario generale della Cisl Fp Palermo Trapani – ha avviato un’azione di spending review al proprio interno. Dunque siamo certamente a favore della razionalizzazione dei costi della pubblica amministrazione, che deve avvenire secondo principi di equità. Si devono cercare le vere sacche dello spreco, è necessario che non ci siano caste da tutelare a scapito di altri, perché non è ammissibile che a pagare siano sempre i lavoratori e i cittadini, a cui vengono negati servizi essenziali”.
Nel corso dell’incontro, sono state date alcune schede che i rappresentanti sindacali distribuiranno ai lavoratori dei Ministeri dell’Interno e della Giustizia e delle Agenzie Fiscali della provincia di Palermo, per raccogliere opinioni sullo stato di questi uffici e sulle soluzioni da adottare per migliorarli. “Vogliamo che siano i lavoratori a fornirci una fotografia precisa della realtà in cui operano – ha concluso Lorenzo Geraci – e sulla base dei dati che raccoglieremo, vareremo una nuova piattaforma di proposte”.