“In occasione dell’audizione di due settimane all’Ars sul tema delle discariche pubbliche e private siciliane, avevamo chiesto alla Commissione antimafia di rendere pubblici gli esiti dei controlli fatti dai prefetti sui gestori, ebbene siamo costretti a constatare che, a tutt’oggi, non sono stati ancora resi noti, riformuliamo pertanto l’invito all’organo parlamentare di pubblicare l’elenco con nomi e cognomi dei gestori eventualmente ritenuti condizionati dalla mafia”. Ad affermarlo è Amedeo Benigno Segretario generale Fit Cisl Sicilia nel giorno dell’audizione in Commissione Antimafia dell’assessore al Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello, sul tema delle attività dei Dipartimenti regionali nella gestione del ciclo di rifiuti e nell’esercizio delle discariche pubbliche e private. “Il silenzio riservato ad una richiesta cosi esplicita, fa sorgere un dubbio che speriamo venga fugato oggi stesso. Non si comprende il perché se la Regione ha chiesto ai prefetti di controllare i gestori pubblici e privati delle discariche, i risultati non vengano ancora resi noti, chiediamo dunque alla Commissione di verificare se ciò è stato fatto. Rendere pubblici i risultati dei controlli infatti – aggiunge Benigno -, è un gesto di trasparenza a costo zero che porrebbe subito fine alla cultura di coloro che cercano di occultare le loro incapacità alimentando dubbi, sospetti e illazioni”. Il Segretario della Fit Cisl Sicilia Benigno, conclude “invitiamo ancora una volta i parlamentari regionali che partecipano ai lavori della Commissione, a comunicare ai cittadini nomi e cognomi dei gestori ritenuti condizionati dalla mafia, lavorare in una impresa mafiosa è un danno in primis per i lavoratori e per tutta la collettività”.