Sindacati Rap “dichiarazioni Orlando populiste, i lavoratori disponibili a fare sacrifici”

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Con serenità e con equilibrio ribadiamo al sindaco di trasferire a Rap l’intero gettito della Tares, circa 5 milioni di euro infatti sono rimasti nelle casse comunali, e di mantenere l’impegno assunto in campagna elettorale di far rientrare i 175 lavoratori della caditoie ad Amap. Con queste due operazioni e con il copioso contributo dei lavoratori, si evita di gravare ulteriormente sui cittadini e si consente ai lavoratori Rap di lavorare con serenità elemento fondamentale per mantenere la pulizia della città

 

“Le dichiarazioni populiste del sindaco Orlando inducono i cittadini a pensare che i lavoratori di Rap non sono disponibili a fare sacrifici per mantenere il posto di lavoro, con serenità e con equilibrio ribadiamo al sindaco di trasferire a Rap l’intero gettito della Tares e di mantenere l’impegno assunto in campagna elettorale di far rientrare i 175 lavoratori della caditoie ad Amap. Con queste due operazioni e con il copioso contributo dei lavoratori , si evita di gravare ulteriormente sui cittadini e si consente ai lavoratori Rap di lavorare con serenità elemento fondamentale per mantenere la pulizia della città”. A rispondere cosi al sindaco Orlando sulla vertenza Rap sono i sindacati di Rap, Fit Cisl, Uiltrasporti Ugl e Filas, che precisano “I lavoratori non hanno chiesto di aumentare nuovamente la Tares e di certo non chiedono altri soldi ai cittadini palermitani , semmai spiace constatare, che i cittadini di Palermo hanno subito un incremento della tariffa sui servizi di Igiene ambientale, che però l’amministrazione comunale non ha trasferito per intero a Rap, circa 5 milioni di euro infatti sono rimasti nelle casse comunali” . I rappresentanti dei lavoratori aggiungono “abbiamo chiesto inoltre il rientro dei 175 lavoratori delle caditoie ad Amap considerato che il comune trasferisce ad Amap le risorse economiche per questo servizio, questo determinerebbe per Rap un risparmio di 2 milioni e 200 mila euro. I lavoratori, inoltre, si sono resi disponibili con il Presidente Marino a fare sacrifici in grado di portare all’Azienda un risparmio di ben 3 milioni e 750 mila euro. Rap dal canto suo ha previsto una riduzione dei costi per circa 1 milione e se la matematica non è un opinione, senza chiedere altri contributi ai cittadini, il bilancio del 2014 della Rap sarebbe in pareggio. Per non parlare poi – concludono i sindacati di Rap – delle risorse economiche legate al cosiddetto post-mortem, per le quali il comune trasferisce all’Azienda 800 mila euro nonostante il costo si aggiri attorno ai 3 milioni di euro, e le somme pari a 2 milioni e mezzo di euro legate alla stabililizzazione di 90 Lsu impiegati in Azienda e non al comune, che vengono invece incassate dall’amministrazione comunale ogni anno”.

 

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