Pensioni: Furlan al congresso Fnp Cisl “Basta speculare su giovani ed anziani. Serve coesione sociale nel paese”

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“Basta speculare sui giovani e dire loro che non avranno un futuro pensionistico a causa degli anziani. E basta dire agli anziani che le loro pensioni sono basse perché bisogna pensare ai giovani”. Lo ha detto oggi a Riccione la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, al Congresso nazionale della Fnp Cisl, la federazione dei pensionati della Cisl, intervistata da Andrea Pancani di La7 . “Non si crea coesione ed equità sociale con i continui messaggi negativi e populistici che vengono rilasciati anche nei talk show. Con l’accordo raggiunto sulle modifiche alla riforma della Legge Fornero noi abbiamo dimostrato che non è così e che, anzi, l’incontro e la solidarietà intergenerazionale è possibile ed è fondamentale per permettere al paese di tornare a parlare di crescita e di sviluppo. Noi siamo riusciti a sfatare un sentimento diffuso che per dare qualcosa a qualcuno bisogna massacrare qualcun altro. Noi abbiamo fatto un accordo che invece dà qualcosa ai giovani e qualcosa anche agli anziani. Aiutare i pensionati ed i giovani allo stesso tempo è un messaggio positivo che andrebbe rilanciato anche dagli opinionisti. Non dimentichiamo che previdenza e lavoro sono parenti stretti e vanno sempre di pari passo. Ecco perché serve un dialogo costruttivo tra le istituzioni, la politica e le parti sociali. Dobbiamo puntare sul lavoro e non sul reddito assistito per rendere di nuovo il paese competitivo”. Furlan ha aggiunto: “Papa Francesco sembra l’unico ad avere a cuore il tema del lavoro, la dignità del lavoro. Mentre i partiti sembrano distratti. Quando la politica discute sul lavoro ne discute con faziosità, su aspetti regolatori. Noi diciamo “no” all’invasività negativa della politica sui temi del lavoro. Questo è solo un alibi per fare altro. Non dimentichiamo che il sindacato è l’unico soggetto associativo che mette al centro la persona, le riconosce il giusto protagonismo che merita e soprattutto le dà dignità. Quando la politica discute sui temi del lavoro senza consultarsi con le parti sociali lo fa o con faziosità o in maniera strumentale come è accaduto con la vicenda dei voucher. Quando, inoltre, si parla di crescita e di sviluppo bisogna anche assumersi la responsabilità di scegliere cosa fare nell’interesse generale del paese. Occorre saper dire dei ‘sì’ ma anche dei ‘no’- ha sottolineato Furlan che ha parlato anche del sistema elettorale tedesco su cui discutono le forze politiche. “Il sistema tedesco richiede un tasso di responsabilità della politica al momento difficilmente riscontrabile nel nostro Paese. In Germania- ha detto la segretaria generale Cisl- il sistema tedesco ha funzionato molto bene perchè i partiti hanno scelto prima di portare il paese fuori dalla crisi e poi di discutere di assetti istituzionali. In Italia, invece, ci sono condizioni diverse a partire dalla frammentazione dei partiti ma soprattutto del tasso di responsabilità. Se l’obiettivo della politica è passare la nottata – dice Furlan – questo mi preoccupa non poco, così come se l’obiettivo è quello di costruire un sistema con i piedi di argilla. Abbiamo bisogno che nel paese si facciano cose serie sui problemi concreti delle persone a partire dalla disoccupazione”.

 

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