Ansaldo Breda, sindacati incontrano Delrio “riferirò al premier”

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“Il sottosegretario Delrio si è impegnato a riferire al governo nazionale e al premier i dettagli della vertenza Ansaldo Breda, non capiamo perché lo stabilimento di Carini a differenza di altri, debba essere tagliato fuori dal piano industriale di Finmeccanica”. Hanno ottenuto così l’impegno del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio oggi a Palermo, i sindacati di Ansaldo Breda, Fim Fiom e Uilm, durante un incontro sulla vertenza del sito di Carini, al quale ha preso parte anche il presidente della Regione Crocetta. “Abbiamo esposto le nostre preoccupazioni – aggiungono Ludovico Guercio Segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giancarlo Campagna Rsu Fim Cisl -, mentre il gruppo investe negli altri stabilimenti di Pistoia, Napoli, Reggio Calabria, lascia fuori Carini. Non è possibile accettare che il sacrificio di fare le valigie e lasciare la propria terra, debba sempre essere imposto agli operai siciliani aumentando al tempo stesso la totale desertificazione industriale del nostro territorio, noi non lo consentiremo”. Attualmente a Carini sono circa venti gli operai in cig e una cinquantina in trasferta in altri stabilimenti del gruppo. “Abbiamo ribadito che è sempre la nostra Isola a pagare il prezzo più alto, Ansaldo Breda non può abbandonare il territorio. Il Presidente Crocetta si è impegnato a portare ai tavoli nazionali questa vertenza che, come altre vertenze siciliane, evidenzia la volontà dei grandi gruppi ad escludere la Sicilia dal piano industriale e dal futuro produttivo” affermano Guercio e Campagna. “Ci auguriamo – conclude Mimmo Milazzo Segretario Cisl Palermo Trapani – che gli impegni assunti oggi dal sottosegretario vengano mantenuti, dobbiamo salvaguardare tutti i posti di lavoro e il futuro di ogni attività industriale del nostro territorio, già martoriato dalla crisi”.

 

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