Regione: Cisl Sicilia a Crocetta “investire e promuovere crescita”

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Un provvedimento unico per lo sviluppo produttivo con interventi su tre fronti: debiti della pa, piano per l’edilizia, cig in deroga. Questa la richiesta della Cisl siciliana al governo della Regione

 

PALERMO (ITALPRESS) – “Tre misure inscindibili in un provvedimento unico, per fronteggiare la crisi che in Sicilia sembra non finire mai e ridare slancio, concretamente, allo sviluppo produttivo”. Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, al tavolo convocato dal governatore Rosario Crocetta e dall’assessore all’Economia Luca Bianchi con le parti sociali, oggi pomeriggio, chiederà “un provvedimento unico che dia senso ai sacrifici che si chiedono ai siciliani con i livelli massimi imposti, di addizionale Irpef e Irap”. “Il provvedimento unico a cui pensa la Cisl, assieme al mutuo da un miliardo per i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese siciliane, ma a partire da quelle piccole e artigianali, deve comprendere – secondo il sindacato – norme per lo sviluppo, come un piano straordinario per l’edilizia scolastica e la messa a norma degli edifici pubblici. E il finanziamento della cassa integrazione straordinaria in deroga, vincolandola al solo sistema produttivo”.
“Per la Cisl le tre misure sono inscindibili”, afferma Bernava, che aggiunge: “Le imprese creditrici vanno pagate altrimenti rischiano il fallimento, ma bisogna dare priorità ai mini-crediti, alle piccole imprese che sono in sofferenza”. Per il sindacalista, “mettere come garanzia del mutuo da un miliardo il mantenimento dei livelli massimi di addizionale Irpef e Irap, è un sacrificio enorme che si chiede ai cittadini e alle imprese siciliane”.
“Ricordo che già quest’anno – aggiunge – le addizionali dovevano essere ridotte per via del rientro dal deficit sanitario e invece il governo le ha mantenute agli stessi livelli”. Ma se si sceglie la strada del sacrificio, bisogna avere il coraggio di investire e promuovere crescita”.
Per la Cisl, inoltre, “i fondi per la Cig in deroga non bastano. Ci sono appena 20 milioni messi a disposizioni dall’ex ministro Giovannini e i 30 milioni aggiuntivi di residui di cui parla l’assessore al Lavoro Ester Bonafede, vanno tutti verificati. Ma anche se ci fossero, non sarebbero sufficienti. Occorrono almeno 100 milioni. Noi siamo disponibili – ripete Bernava – affinchè la Cig in deroga sia vincolata al solo sistema produttivo, speriamo di avere l’appoggio anche del mondo delle imprese”.

 

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