PALERMO (ITALPRESS) – “Il riscatto della Sicilia passa per il mix di tre fattori di cui c’e’ stata, qui, drammatica penuria: etica, competenza e responsabilita’”. Lo ha detto Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, intervenendo in occasione della presentazione del Report 2013 della fondazione Curella, illustrato a Palermo. Bernava si e’ augurato che in Sicilia, “tra governo, partiti, Anci, sindacati e imprese, si stipuli un grande patto etico per una strategia dello sviluppo produttivo”. Il sindacalista ha anche puntato il dito contro “un’Autonomia speciale regionale da superare, perche’ zavorra e alibi di una classe dirigente impegnata a spartirsi il potere mentre la Sicilia e’ affondata in una crisi nera”. “Si faccia un grande accordo su poche priorita’, dalle infrastrutture alla ricerca, dalla legalita’ all’innovazione al fisco di vantaggio – ha aggiunto -, un patto etico, tra galantuomini per portare assieme la Sicilia fuori dal tunnel della crisi”.
L’idea del patto etico tra istituzioni e forze sociali e’ stata raccolta da Davide Faraone, della segreteria nazionale Pd, che concludendo l’intervento ha sottolineato che “quella del grande patto e’ una questione che va posta come emergenza”, nell’ottica di una “rivoluzione culturale e del modello economico regionale nel segno della liberalita’ e dell’abbandono della logica della assistenza”. Bernava ha poi ripetuto che “la Sicilia ha bisogno di integrarsi nei processi di crescita e sviluppo, nazionali, europei, globali. L’Isola deve fare a meno dei vincoli che producono solo ritardi e distanze dal resto del Paese e del mondo. Deve rinunciare a uno status che e’ stato solo pretesto per saccheggi. E ha generato solo insopportabili privilegi”.