Cerisdi: Cisl “la politica non può far pagare colpe ai lavoratori”

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La politica non può permettersi di far pagare ai lavoratori che guadagnano mille e duecento euro al mese colpe di insane gestioni a loro non imputabili e che, di certo, si discostano da corrette azioni politiche, urge mettere in campo strategie volte a tutelare e salvaguardare le professionalità dei lavoratori

 

PALERMO (ITALPRESS) – “Ad oggi non risulta chiara la posizione della Regione Siciliana che, se da un lato, risulta essere l’ente accusatore dall’altro potrebbe essere l’imputato”. E’ quanto afferma in una nota Mimma Calabro’ Segretario Generale della Fisascat Cisl Regionale Sicilia in merito alla vicenda del Centro di Ricerca e Studi Direzionali CE.RI.S.DI di Palermo.
“Ciò che temo – continua la Calabro’ – è che l’enfasi delle dichiarazioni rese a mezzo stampa vogliano far emergere un tentativo di oscurare pesanti responsabilità politiche ed amministrative, nel tempo stratificate, della Regione stessa, che, di fatto, si può intendere come il vero “padrone” del CE.RI.S.DI se si pensa che la costituzione del Centro di Ricerca e Studi Direzionali CE.RI.S.DI è stata frutto di una scelta e di un’azione avente una forte caratterizzazione politica, voluta ed attuata dalla Regione Siciliana”. “La politica – conclude Mimma Calabrò – non può permettersi di far pagare ai lavoratori che guadagnano mille e duecento euro al mese colpe di insane gestioni a loro non imputabili e che, di certo, si discostano da corrette azioni politiche, urge mettere in campo strategie volte a tutelare e salvaguardare le professionalità dei lavoratori”.

 

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