Decreto lavoro: Il documento illustrato dalla Cisl in Audizione in Senato

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“Il ‘pacchetto lavoro’ è un primo passo importante, ma il vero motore dell’occupazione sta nella ripresa dell’attività economica. Necessario un intervento più complessivo”.

 

“L’Italia, come altri Paesi, ha pagato e sta pagando caro il conto della crisi. In questi anni si sono perse centinaia di migliaia di posti di lavoro. Per ritrovare la crescita dell’occupazione è necessario che vi sia uno stretto coordinamento tra le scelte che vanno assunte dai governi nazionali e quelle delle istituzioni europee. Il rigorismo fine a se stesso non paga, nemmeno per gli equilibri di finanza pubblica”. E’ quanto si legge nel documento illustrato dalla Cisl in Audizione in Senato. “La Cisl valuta, perciò, molto positivamente che, dopo tanti ritardi ed incertezze, il recente vertice Ue sul lavoro abbia deciso di anticipare al biennio 2014-2015 sei miliardi destinati agli interventi del programma ‘garanzia giovani’ sul totale di circa nove miliardi nel periodo 2014 – 2020. E’ altrettanto positivo che la quota di competenza dell’Italia sia stata portata a 1,5 miliardi, più elevata di quanto ci si attendeva a seguito anche della flessibilità prevista dall’accordo tra Parlamento e Consiglio sul bilancio”.

 

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