Assistenza domiciliare bloccata da cinque anni e fondi Pac a rischio, ben 477 mila euro. Si è insediato nel distretto socio-sanitario 36 che ha comune capofila Misilmeri e altri 10 comuni del palermitano, il tavolo per le politiche sociali, ed è il primo in provincia di Palermo, previsto dal protocollo d’intesa siglato mesi fa dall’assessorato alla Famiglia e alle Politiche sociali e i sindacati. Alla riunione hanno preso parte i rappresentanti sindacali e le istituzioni per fare il punto sulla condizione e lo stato dei servizi sociali. “L’assistenza domiciliare integrata per gli anziani e i disabili è bloccata dal 2010, un fatto gravissimo che comporta grossi disagi e che è segno della disattenzione mostrata negli anni dai comuni nei confronti delle politiche sociali”, denunciano i segretari dei sindacati dei pensionati di Palermo, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilpensionati, Concetta Balistreri, Mimmo Di Matteo e Pino Caruso. “Nel territorio di Palermo ben oltre 65 mila persone vivono con meno di 500 euro di pensione, e se per molti non autosufficienti viene meno pure l’assistenza domiciliare, il disagio è grande”. “Abbiamo chiesto l’urgente convocazione della conferenza dei sindaci per parlare di politiche sociali e rimediare a questo stop che va avanti da cinque anni”. Sui fondi Pac ““Si rischia di perdere 477 mila euro e questo pur se siamo in un momento di grande carenza di fondi per la spesa sociale, bisogna fare presto”. Il distretto 36 “ha chiesto l’anticipazione dei fondi al Ministero dell’Interno, ma non hanno ancora ricevuto risposta e cosi anche la programmazione dei Pac e dei servizi che dovrebbero partire, risulta bloccata” . Cgil Cisl e Uil concludono “così gli anziani non autosufficienti si ritrovano abbandonati a se stessi, è davvero grave che i comuni mostrino questa scarsa attenzione nei confronti di una fetta numerosa della popolazione”.