Rifugiati, così la Cisl per la “Giornata Mondiale”

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Ocmin: dall’inizio dell’anno oltre 50 mila sbarchi sulle coste Ue. “L’Europa apra gli occhi”. Servono concrete politiche di asilo, accoglienza e cooperazione internazionale. E va rivista la Convenzione di Dublino

 

La Giornata mondiale del Rifugiato che si celebra oggi non sia “una semplice data da ricordare”. La Cisl si augura che “l’Europa apra gli occhi sulla necessità di avviare concrete politiche di asilo, accoglienza e cooperazione internazionale”. A dirlo, il segretario confederale della Cisl, Liliana Ocmin, che sottolinea che “i fenomeni migratori sono sempre più estesi e preoccupanti: dall’inizio dell’anno si sono registrati oltre 50 mila sbarchi sulle coste europee, un numero in costante ascesa, soprattutto con l’arrivo della bella stagione”.
L’Italia, afferma Ocmin, ”non può e non deve più essere lasciata sola a occuparsi di un esodo sempre più crescente e allarmante. Di fronte alla complessità e all’estensione del fenomeno sbarchi, occorre avviare una serie di interventi concreti e decisivi a partire dalla revisione della Convenzione di Dublino che, ad oggi, non è riuscita a garantire alcuna protezione ai richiedenti asilo né a fornire un valido appiglio giuridico di riferimento”.
La Cisl pertanto auspica che la Giornata mondiale e l’imminente presidenza italiana del semestre europeo, costituiscano “un’occasione importante per una riflessione seria e approfondita sul rapporto tra immigrazione, rifugiati e capacità di accoglienza del sistema Paese”.

 

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