Vertenza collaboratori scolastici, da lunedì 24 febbraio stato di agitazione

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A dicembre era stata stabilita la proroga delle convenzioni tra l’Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo e le cooperative per l’anno 2014 e la copertura finanziaria dei debiti maturati nel corso del 2013 nell’ambito della stessa convenzione. Considerato che ad oggi non risultano erogati stipendi arretrati, ne tanto meno quelli di gennaio e febbraio di quest’anno, sussistono forti preoccupazioni che nei prossimi giorni potrebbero verificarsi manifestazioni e occupazione delle scuole


Scatterà da lunedì 24 febbraio lo stato di agitazione dei 519 collaboratori scolastici di Palermo e provincia, con conseguenze sul funzionamento degli istituti. “I lavoratori – spiegano Mimmo Mlazzo Segretario Cisl Palermo Trapani e Francesco Amato Segretario Felsa Cisl Palermo Trapani – sono stanchi di attendere, a dicembre era stata stabilita la proroga per tutto il 2014 e il contestuale pagamento degli arretrati in un vertice al Ministero dell’Istruzione, punti poi inseriti nella legge di stabilità, ad oggi però non risultano pagati beni otto stipendi maturati nel periodo giugno-dicembre dello scorso anno. I lavoratori e le loro famiglie sono esasperati ormai il disagio sociale non è più contenibile, così dopo un affollata assemblea, la decisione è stata la proclamazione dello stato dei agitazione a partire da lunedì 24″. A dicembre era stata dunque stabilita la proroga delle convenzioni tra l’Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo e le cooperative per l’anno 2014 (proroga che avviene ininterrottamente dal 2000), e la copertura finanziaria dei debiti maturati nel corso del 2013 nell’ambito della stessa convenzione. “Considerato che ad oggi non risultano erogati stipendi arretrati, ne tanto meno quelli di gennaio e febbraio di quest’anno, sussistono forti preoccupazioni che nei prossimi giorni potrebbero verificarsi manifestazioni e occupazione delle scuole. Il sistema burocratico non consente in tempi normali di incassare le competenze dovute per l’attività lavorativa svolta”. Da qui le richieste “un tavolo tecnico in Prefettura sulla vertenza e l’immediato intervento delle spettanze arretrate, superando cosi quelli che sono i limiti burocratici che stanno facendo vivere nella disperazione 519 famiglie” concludono Milazzo e Amato.

 

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