Per il Segretario generale della Cisl segnali ancora troppo deboli sul versante della riduzione delle tasse nella legge di stabilita’ varata dal governo. “L’Esecutivo abbia più coraggio nel tagliare la spesa improduttiva. La Cisl protesterà anche sui tagli al pubblico impiego”.
Roma, 17 ottobre 2013. “La legge di Stabilità deve essere rivista nell’abbattimento delle tasse a favore di lavoratori e pensionati questo avevamo pattuito e questo il presidente del Consiglio e il Governo devono fare. Le risorse si trovano tagliando le spese inefficienti e le ruberie nella Pubblica Amministrazione”.
Lo ha dichiarato stamani il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ai microfoni de ‘La telefonata’ di Belpietro su Canale 5 (Audio) e alla trasmissione “Radio Anch’io” (Audio). ribadendo che se i rilievi dei sindacati non verranno accolti sarà mobilitazione. “Il presidente Letta ha promesso che in sede parlamentare e in sede di rapporto con le parti sociali la questione potrà essere rivista e noi confidiamo in questo, diversamente saremo costretti a mobilitarci. Faremo pressione in tutti i modi e, se non ci ascolteranno, qualcosa dovremo fare”, ha ribadito ricordando che “questo primo round ha visto vincere il partito della spesa, quel connubio che c’è tra parte della politica e parte dell’economia per lo sfruttamento delle risorse pubbliche. Spero che il secondo round sara’ vinto da lavoratori e pensionati”.
“Vedremo cosa succede. La mia cautela deriva dal vedere cosa possiamo trarne, non dimenticando che fino a poco fa si parlava di default. Per ora non si è fatta chiarezza su costi standard e non si è voluto tagliare quei grumi economici e politici che sfruttano la spesa pubblica” – ribadisce sottolineando invece come nel pubblico impiego si siano persi 350mila posti negli ultimi 5 anni”.
Equo invece, secondo Bonanni, il blocco della perequazione automatica dei trattamenti pensionistici sopra i 3 mila euro lordi, previsto dalla legge di Stabilità. “Una soluzione abbastanza equa” perche’ gli assegni sopra tale soglia “sono comunque un reddito di garanzia”.
Il messaggio di Bonanni è comunque chiaro: “Il Governo Letta deve avere più coraggio”. E già ieri nell’intervista a “Repubblica Tv”(Audio) il Segretario generale della Cisl ha tenuto a precisare come nonostante si colga nella manovra del Governo una inversione di tendenza, “dopo anni in cui ci hanno caricato di tasse e balzelli”, il segnale che si è voluto dare sia ancora troppo debole: “i lavoratori ed i pensionati – ha sottolineato – vogliono giustamente di più”.
Ma per Bonanni “se non si sconfigge il partito della spesa pubblica improduttiva noi le tasse non le abbasseremo mai. Non possiamo avere la moglie ubriaca e la botte piena. Ogni volta che si tratta di discutere di tagliare le inefficienze, gli sprechi, le consulenze inutili, le poltrone politiche di enti inutili e le tante ruberie salta il banco. Anche questa volta è accaduto tutto questo. Ha vinto il partito della spesa pubblica intoccabile.Ecco perché l’Esecutivo deve avere più coraggio e noi come sindacato ci mobiliteremo. Quanto al pubblico impiego, la Cisl protesterà perché non si può far pagare ai lavoratori pubblici ed ai precari della pubblica amministrazione la permanenza di un blocco di potere politico e affaristico che saccheggia la spesa pubblica”.
Fonte: cisl.it