“L’immediata erogazione dei finanziamenti pregressi, e la chiusura dei rendiconti con procedure straordinarie per liberare tutte le risorse disponibili a favore dei lavoratori, sia per l’assessorato Istruzione e Formazione che per l’assessorato Lavoro; la definizione delle risorse annuali necessarie per i nuovi bandi, a valere della nuova programmazione comunitaria che deve essere avviata con immediatezza con atti di governo , l’avvio dei servizi per il lavoro e piena occupazione per gli addetti, all’interno di sistemi anche cooperativi, ma sostenibili e con certezza delle risorse. Infine la copertura di tutti i periodi di ammortizzazione sociale, e dei contratti di solidarietà avviati”. Ribadiscono cosi le motivazioni dell’ennesima protesta del settore della Formazione professionale, i sindacati unitari Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola che lanciano cosi la vertenza contro il “governo della disoccupazione e del dramma sociale”, proclamando scioperi e iniziative di protesta territoriali nei territori nella settimana dal 23 al 27 marzo e lo sciopero regionale di tutti i lavoratori del comparto per giorno 30 marzo , con una manifestazione a Palermo. “Il governo – scrivono nel documento – è sordo alle richieste del sindacato e naviga a vista senza soluzioni alle troppe emergenze che si accumulano sulle diverse filiere della Formazione”. Per i giovani in obbligo d’istruzione “un grande deficit di programmazione e l’incapacità di reperire risorse adeguate, anche in presenza del riparto ministeriale”. Sulla Formazione “si addensano le nubi della assenza delle risorse, drenate dal governo nazionale per finanziare gli incentivi alle assunzioni per il 2015, perché l’amministrazione non ha saputo, voluto o potuto impegnarle prima del 30 settembre 2014. Per gli enti che hanno avuto la revoca dell’accreditamento e per i lavoratori disoccupati perché licenziati da più anni, “il governo – affermano Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola – aveva affidato in house al Ciapi di Priolo, ente strumentale della Regione, copiose risorse, ma ora il Ciapi convoca il sindacato perché non può più ‘ricevere la prestazione lavorativa’ dei lavoratori impegnati nel progetto Prometeo , perché il governo non da risposte e l’amministrazione taglia i finanziamenti e mette in ginocchio il Ciapi che si appresta ai licenziamenti”. Sugli ammortizzatori sociali, “le notizie diffuse dalla dirigente generale del dipartimento regionale del lavoro – concludono i sindacati della Formazione – sul blocco delle risorse rimodulate fanno temere il tracollo. È il fallimento su tutti i versanti dell’azione del governo Crocetta”. Da qui le proteste . Segue il documento unitario dei sindacati.