Si è dimesso oggi dalla carica di Componente del consiglio camerale della Camera di Commercio Roberto D’Agostino, nominato il 19 aprile 2011 in rappresentanza delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Palermo. D’Agostino, nella prima riunione del 9 marzo convocata dopo l’arresto Di Roberto Helg, aveva chiesto le dimissioni della giunta camerale e l’apertura di una commissione d’indagine sugli atti compiuti da Helg sia nel suo ruolo di presidente della Camera di Commercio che in quello di vicepresidente della società di gestione dell’aeroporto “Falcone e Borsellino”, per verificare la sussistenza di irregolarità e di possibile omissione di vigilanza da parte della Gesap. Le due proposte furono bocciate all’unanimità dal consiglio camerale, col solo voto contrario espresso da D’Agostino. La rinuncia all’incarico è stata formalizzata questa mattina con una lettera inviata al presidente della Regione Rosario Crocetta, all’assessore alle Attività Produttive Linda Vancheri, al presidente facente funzioni della Camera di Commercio Alessandro Albanese e alle organizzazioni sindacali. Cgil e Cisl esprimono compiacimento per le decisioni prese dall’ingegnere Roberto D’Agostino, sia per le proposte fatte, respinte dal consiglio camerale, che per la conseguente decisione di dimettersi. Le bocciature delle mozioni erano state giustificate dai votanti per garantire la continuità istituzionale dell’ente, ritenendo la Camera di Commercio “vittima” dell’operato di Helg. Dopo due giorni alcuni dei componenti del consiglio camerale si sono invece dimessi.
“Come già proposto dal nostro consigliere – dichiarano i segretari di Cgil e Cisl Enzo Campo e Daniela De Luca – chiediamo l’istituzione di una commissione d’inchiesta per riesaminare tutti gli atti compiuti da Helg, sia da presidente della Camera di Commercio che da vice presidente di Gesap”. Cgil e Cisl chiedono inoltre che a fare chiarezza sia anche il presidente dell’Autorità nazionale contro la corruzione, Raffaele Cantone. “L’Authority anti corruzione venga a Palermo per una verifica di tutti gli atti adottati alla Camera di Commercio ma anche, e soprattutto, all’Aeroporto di Palermo, dove si registra una sequenza di accadimenti importanti – aggiungono Campo e De Luca – All’aeroporto si gioca la grande partita della privatizzazione e noi, in questo momento di incertezza, abbiamo già chiesto di sospendere l’iter. La magistratura ha diversi fronti di indagini aperte, anche sulla gestione degli appalti. E chiediamo che su questi argomenti sia fatta chiarezza”. “La privatizzazione è un’operazione che merita una grande attenzione e sarebbe pericolosissima qualsiasi accelerazione – aggiungono i due leader sindacali di Cgil e Cisl – L’advisor Kpmg, come apprendiamo da notizie di stampa, nella sua relazione provvisoria, consegnata ai soci, ha valutato lo scalo di Punta Raisi 110 milioni di euro. Una valutazione assai inferiore rispetto alla stima iniziale di cui si parlava, di gran lunga più alta, calcolata tenendo conto dell’aumento dei passeggeri e del traffico commerciale e sulla base della quale negli enti era partito l’iter per la vendita delle quote dell’aeroporto ai privati”. I sindacati, per concludere, chiedono inoltre che il periodo commissariale alla Camera di Commercio di Palermo duri il tempo strettamente necessario per consentire l’indizione del nuovo consiglio camerale attraverso un ricambio integrale dei componenti.