Ansaldo Breda, Cisl “no ad abbandono Finmeccanica, governi intervengano”

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“Lo stabilimento di Carini deve seguire la stessa sorte degli altri siti del gruppo Finmeccanica, non accetteremo ipotesi di smantellamento che non fanno altro che aumentare la desertificazione subita in questi anni dal territorio di Carini e da tutti i siti produttivi palermitani”. Ad affermarlo intervenendo così sulla vertenza Ansaldo Breda, è Mimmo Milazzo Segretario Cisl Palermo Trapani nel giorno del sit in di Fiom Fim e Uilm davanti la sede della presidenza della Regione. Mercoledì, secondo quanto emerso in un incontro fra i sindacati e i rappresentanti dell’assessorato alle Attività produttive, la vertenza sarà al centro di un incontro fra la Regione e il sottosegretario allo Sviluppo Economico De Vincenti, nei prossimi giorni le istituzioni regionali e nazionali rivedranno i dirigenti di Finmeccanica. “E’ chiaro che l’unica ipotesi accettabile sarà quella di inserire anche Carini nel piano industriale del gruppo cosi come i siti di Pistoia Napoli e Reggio Calabria, il territorio palermitano ha già pagato fin troppo anni di scarsa attenzione delle istituzioni che hanno portato alla crisi vissuta oggi, non possiamo consentire che, anche per il settore ferroviario, avvenga questo abbandono”. Attualmente a Carini sono circa venti gli operai in cig e una cinquantina in trasferta in altri stabilimenti del gruppo. “Non può essere sempre la Sicilia a pagare il prezzo più alto, chiediamo dunque un forte impegno per una vera politica industriale di sviluppo, finora assente, per tutte le vertenze di Carini, ai governi regionale e nazionale, dobbiamo salvaguardare tutti i posti di lavoro e il futuro di ogni attività industriale del nostro territorio, già martoriato dalla crisi”.

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