La riforma voluta dal Presidente Crocetta che ha previsto oltre all’attivazione delle Srr anche la costituzione degli Aro per far tornare il servizio ai comuni, pensando di rivoluzionare il sistema, ha di fatto ha prodotto disastri
“La Regione dia un segnale in controtendenza nella gestione dei rifiuti: incontri subito i sindacati per far rientrare immediatamente in servizio i 172 lavoratori licenziati dal Coinres, senza alcuna forma di reddito dal 10 febbraio, per provvedere al pagamento dei lavoratori dell’Ato Palermo 1 e Ato Palermo 2 in attesa degli stipendi, e consentire a tutti i commissari straordinari dei diversi Ato dell’isola di avere reali funzioni e poteri di gestione del servizio,supportandoli concretamente e non abbandonandoli al loro destino, tutto al fine di avviare la concreta attivazione delle Società di regolamentazione dei rifiuti”. Ad affermarlo intervenendo sulle vertenze dell’Ato Palermo 1, Ato Palermo 2, del Coinres e sulla gestione regionale del settore rifiuti, è Dionisio Giordano Segretario regionale Fit Cisl Ambiente. “ I lavoratori dell’Ato rifiuti Palermo 1 sono senza stipendio, le dodici amministrazioni locali quasi tutte incapaci di assolvere agli obblighi di legge e fornire un servizio di gestione rifiuti normale: poi si fa finta di stupirsi delle precarie condizioni igienico-sanitarie dei comuni, individuando nella giusta reazione di protesta dei lavoratori senza retribuzione la causa dell’emergenza. E tutto ciò nonostante la Regione abbia nominato un commissario straordinario. La vera emergenza è l’incompetenza di alcuni sindaci e la mancata capacità di intervenire concretamente da parte della Regione”. “La riforma voluta dal Presidente Crocetta – continua Giordano – che ha previsto oltre all’attivazione delle Srr anche la costituzione degli Aro per far tornare il servizio ai comuni, pensando di rivoluzionare il sistema, ha di fatto ha prodotto disastri”. Giordano aggiunge “i 172 licenziati nel Coinres, che hanno già concluso il periodo di sussidio di disoccupazione, da febbraio sono assolutamente privi di qualsiasi reddito. Alla faccia degli annunci sull’intento di evitare la macelleria sociale che il Presidente della Regione ha sbandierato fin dai primi attimi del suo governo”. La Fit Cisl lamenta “l’incapacità di intervento politico sui sindaci dell’isola affinché procedessero con l’attivazione del nuovo sistema di gestione dei rifiuti, ha creato di fatto una situazione di mancato rispetto delle norme, ha frammentato il sistema basato oggi su logiche ‘condominiali’; ha creato situazioni paradossali come quello legato al noleggio di autocompattatori da parte dei comuni al costo di 800 euro al giorno con il consequenziale aumento delle tasse sui cittadini e il licenziamento dei lavoratori”. Il Segretario Fit Cisl Ambiente conclude “il governo privo di programmazione e forse anche privo della sola idea di programmare un normale sistema di gestione dei rifiuti, si impegni realmente e quotidianamente a risolvere le problematiche di un intero settore che, per la sua specificità necessita di una attenta, competente e decisa azione, oppure si dimetta lasciando ad altri il difficile compito”.