Province: crescono adesioni ad appello Cisl per città metropolitane

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Lanciato dal segretario della Cisl Sicilia Maurizio Bernava e dall’economista messinese Michele Limosani, il documento rivolge, a tutti i parlamentari dell’Ars, l’invito “a cogliere l’opportunita’ della prossima approvazione dell’articolo 7 del disegno di legge” sulle province, affinche’, “con l’istituzione delle citta’ metropolitane di Palermo, Catania e Messina, si eviti la morte di questi territori” e “la condanna per la Sicilia a essere sempre piu’ periferia d’Europa”

 

PALERMO (ITALPRESS) – Oggi i rettori degli atenei di Palermo, Catania e Messina, Roberto Lagalla, Giacomo Pignataro e Pietro Navarra, oltre ai numeri uno di numerose associazioni regionali di impresa: da Filippo Ribisi (Confartigianato) a Orazio Platania (Claai) a Gaetano Mancini (Confcoop). Ieri, i sindaci delle tre citta’, Orlando, Bianco e Accorinti e, tra gli altri, i presidenti degli Ordini regionali degli ingegneri e degli architetti, Giuseppe M. Margiotta e Giovanni Lazzari. Cresce l’adesione al “manifesto-appello per l’istituzione delle citta’ metropolitane”, che stamattina e’ stato recapitato ai 90 parlamentari di Sala d’Ercole dove nel pomeriggio ripartira’ il dibattito sul tema.
Lanciato dal segretario della Cisl Sicilia Maurizio Bernava e dall’economista messinese Michele Limosani, il documento rivolge, a tutti i parlamentari dell’Ars, l’invito “a cogliere l’opportunita’ della prossima approvazione dell’articolo 7 del disegno di legge” sulle province, affinche’, “con l’istituzione delle citta’ metropolitane di Palermo, Catania e Messina, si eviti la morte di questi territori” e “la condanna per la Sicilia a essere sempre piu’ periferia d’Europa”.
L’appello segnala, tra l’altro, che le tre citta’ siciliane sarebbero considerate dall’Ue, come tutte le citta’ metropolitane d’Europa, “organismo territoriale prioritario cui destinare rilevanti risorse finanziarie”: dai fondi Pon all’Agenda Urbana alla programmazione regionale a valere sui fondi Po-Fers. E le ricadute, sottolineano i firmatari, “sarebbero positive per l’economia e la societa’ di tutto il territorio dell’Isola”.

 

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