Bernava: “Sicilia impantanata dall’autoreferenzialità di Crocetta”

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L’Isola è solo dei siciliani e credo che ci voglia grande responsabilità da parte di tutti. C’è bisogno di uno slancio e non di girare intorno a queste liti solamente ridicole che ci stanno paralizzando e che ridicolizzano la nostra regione fuori dai nostri confini

 

di Francesco Bianco – blogsicilia.it
 
“Purtroppo le vicende nazionali non fanno altro che peggiorare anche quelle regionali. La Sicilia è la regione più debole, strutturalmente più fragile dal punto di vista economico-sociale a livello europeo. La Sicilia, voglio dirlo, non è proprietà di nessun partito, di nessun dirigente regionale e neppure del Governatore. L’Isola è solo dei siciliani e credo che ci voglia grande responsabilità da parte di tutti. C’è bisogno di uno slancio e non di girare intorno a queste liti solamente ridicole che ci stanno paralizzando e che ridicolizzano la nostra regione fuori dai nostri confini”.
Non ci gira attorno il segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava, intercettato a Catania da BlogSicilia, a margine di una visita di ‘cortesia’ che il sindacalista ha avuto in Comune con il sindaco Enzo Bianco.
E proprio sulle spinose questioni della politica regionale con lo ‘scricchiolante’ governo Crocetta ’intriso’ di polemiche con buona parte del Pd siciliano, Bernava dice la sua sulle dimissioni dell’assessore regionale al bilancio, Luca Bianchi. “Nella paralisi esistente in Regione, bisogna fare una legge di stabilità finanziaria e mi sembra assurdo che l’assessore al bilancio se ne vada. Neanche il miglior Ciampi del miglior periodo potrebbe fare in tre mesi una buona legge di stabilità…”.
Secondo Bernava, dunque, è quantomai importante che a tutti livelli “governo regionale, sindacati, mondo del lavoro, delle imprese e sindaci trovino una sintesi per ridare concreta credibilità alla Sicilia in Italia e all’Europa. Se non si fa questo saltiamo tutti. Mi auguro quindi che su questo si possa trovare il giusto equilibrio non solo tra Crocetta e il suo partito ma anche con altri partiti fuori da questa maggioranza”.
Il leader della Cisl siciliana batte ancora sul punto che urge “stringere le fila per recuperare la rimodulazione dei fondi europei. Ci vuole grande strategia -evidenzia- per creare reddito puntando sugli investimenti imprenditoriali privati per tutti i settori come industria, servizi, beni culturali e turismo”. Secondo Bernava, inoltre, non vanno escluse in tale discorso neppure “le multinazionali e poi urge dare fiato alle imprese locali senza dimenticare -dice ancora- una seria razionalizzazione delle spese reali, quindi non con tagli lineari”.
A precisa domanda su un giudizio a quasi un anno dall’insediamento dell’esecutivo regionale, Bernava risponde chiaro: “la situazione politica siciliana è degenerata. L’abbiamo detto in tempi non sospetti e abbiamo criticato Crocetta e le sue strategie. La situazione politica dell’Isola si è impantanata a causa della sua autoreferenzialità. I partiti poi, e il Pd in particolare, sono bloccati da logiche un pò vecchie con la ricerca, ancora oggi, della gestione del potere rispetto alla strategia. Bisogna muoversi -osserva il sindacalista- e si è ancora in tempo per trovare una strada e noi come Cisl, come già detto, lanciamo un appello affinchè possano intraprendersi alcune fondamentali linee programmatiche per trovare uno sbocco e ripartire all’insegna dello sviluppo e del risanamento. Per noi- conclude Bernava- è assurdo andare a votare a Roma e a Palermo in un momento come questo…”.

 

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