“L’Istat, nel presentare i dati sull’occupazione del I trimestre 2023, dà conto di una ripresa post covid che ha prodotto nell’ultimo anno oltre mezzo milione di posti di lavoro, tutti a tempo indeterminato, con una ripresa anche del lavoro autonomo, mentre il lavoro a termine è diminuito. L’istituto sottolinea che la crescita non è stata di pari intensità per tutti, comportando in alcuni casi una diminuzione e in altri un aumento dei tradizionali divari. Mentre si sono ridotti i divari generazionali e quelli territoriali, sono aumentati quelli di genere e per titolo di studio: l’occupazione femminile è cresciuta, ma meno di quella maschile, ed è aumentata la penalizzazione di chi ha bassi titoli di studio. La lettura del mercato del lavoro italiano che offrirebbe ai giovani solo contratti precari è pertanto divenuta insufficiente e soprattutto non corrispondente ad una realtà più complessa”. È quanto sottolinea la Cisl in una nota commentando i dati dell’Istat. “Quando si parla di giovani penalizzati si parla soprattutto di quelli con basso titolo di studio: sono questi ad essere destinati alla precarietà se non si accelera, da una parte, sul Programma Gol e sul potenziamento dei centri per l’impiego (Missione 5 del PNRR), dall’altra sulle azioni dirette a colmare i divari italiani nel campo dell’istruzione (Missione 4 del PNRR). Oggi la vera emergenza è divenuta la carenza di competenze, che non solo rischia di diventare un freno alla crescita imprimendo una inversione di tendenza rispetto a quest’ultimo biennio in cui sono stati creati quasi un milione di posti di lavoro, ma, se non affrontata per tempo, rischia di creare un bacino sempre più largo di lavoratori con competenze basse e obsolete che li relegheranno alla disoccupazione o a lavori sottopagati o in nero, peraltro con pesanti ricadute in termini di sostenibilità dei sistemi socio – assistenziali e di lotta alla povertà. Agire sulla formazione di competenze rappresenta anche una forte spinta al lavoro femminile che è spesso relegato in settori e mansioni a bassa qualità e comunque resta fuori dagli ambiti STEM”.
- Home
- news nazionali
- Lavoro/Istat: Cisl, “vera emergenza carenza di competenze. Agire su formazione e forte spinta al lavoro femminile”
Related Post
Sicurezza, Furlan “Sgomento e dolore per la morte operaio all’Ilva di Taranto. Serve una mobilitazione di tutto il paese”
“L’incidente mortale di oggi in un appalto dell’Ilva di Taranto ci lascia ancora una volta sgomenti ed addolora tutta…
Sicurezza sul lavoro: Cgil Cisl Uil: positiva la ripresa del confronto con ministeri competenti, regioni, enti e parti datoriali per l’elaborazione dell’attesa strategia nazionale”
“Abbiamo riscontrato con favore la ripresa dei lavori della Commissione consultiva permanente di giovedì e nell’ambito di questi del confronto…
Fisco, martedì 7 febbraio Cisl nazionale presenta i risultati di una ricerca condotta con il Caf e con la Fnp
Saranno presentati martedì 7 febbraio alle 13 presso l’ Auditorium di via Rieti 13 a Roma dalla Segretaria Generale…
Donne, Furlan “Agghiacciante il numero delle violenze nei luoghi di lavoro o per mantenere l’impiego”
“Sono numeri impressionanti che dovrebbero indignare tutti gli italiani. Nonostante qualche piccolo miglioramento è ancora agghiacciante il numero delle…
Scuola, Cisl “Dai dati OCSE ennesima conferma: sugli investimenti in istruzione e formazione Italia è ancora troppo indietro”
“Dai dati OCSE di qualche giorno fa è venuta l’ennesima conferma: sugli investimenti in istruzione e formazione, che hanno…
-
SISPI, SCIOPERO DI OTTO ORE DEI LAVORATORI IL PROSSIMO 13 MARZO
Febbraio 21, 2024