Debiti p.a.: Bernava “un crimine sociale non pagare imprese”

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“Non pagare i crediti vantanti dalle aziende, in tempi di crisi, rappresenta un vero crimine sociale verso imprese e lavoratori, di fronte al quale non staremo in silenzio: le amministrazioni pubbliche si affrettino a certificare i debiti del 2013, così come chiesto dai componenti del Tavolo permanente composto dalle imprese siciliane”. Ad affermarlo è Maurizio Bernava Segretario Cisl Sicilia, intervenendo sui ritardi delle pubbliche amministrazioni siciliane nella certificazione dei loro debiti e dunque dei crediti vantati dalle imprese, denunciati con una nota dal Tavolo permanente per la crescita e lo sviluppo. “Politici da una parte e dirigenti amministrativi dall’altra, che non svolgono il loro ruolo ignorando totalmente le condizioni economiche in cui versa la Sicilia, dovranno dare conto e rispondere con sanzioni e accertamenti di responsabilità erariali, del fatto che le imprese non percepiscano quanto dovuto dagli enti pubblici”. Bernava aggiunge, “Ci preoccupa che chi amministra, politico e dirigente, non ascolti proposte e allarmi che mondo delle imprese e lavoro lanciano pubblicamente da tempo. L’economia locale va messa in movimento anche grazie ai consumi di famiglie e lavoratori”. Bernava conclude “Ieri lo Svimez, oggi il Report Sicilia della Fondazione Curella, disegnano uno scenario di recessione e crisi in cui permangono tutte le realtà economiche siciliane. Per questo anche sul pagamento dei debiti delle imprese, il sindacato non starà a guardare nell’interesse generale, perché proprio nell’interesse generale non si può più tollerare passivamente l’inerzia di molti amministratori e dirigenti pubblici”.

 

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