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“I dati Inps dell’Osservatorio Precariato mostrano a Gennaio 2019 la tendenza alla crescita delle assunzioni a tempo indeterminato ed alla diminuzione di quelle a termine , così come l’aumento delle trasformazioni da contratti a termine a contratti stabili”. Lo scrive in una nota il Segretario Generale Aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra. “Si tratta di fenomeni in corso dall’inizio del 2018 grazie sia all’andamento dell’economia nella prima metà dell’anno sia agli incentivi per giovani e sud, e probabilmente assecondati dal decreto dignità. Ma contemporaneamente i maggiori vincoli sui contratti a termine sembrano avere assecondato anche il rallentamento dell’economia nella seconda metà dell’anno, come è stato evidenziato dai dati Istat resi noti pochi giorni fa che registrano nel complesso un calo di occupati nel quarto trimestre 2018 dopo 4 anni di crescita. I primi effetti della congiuntura recessiva sono palesati anche dalla cassa integrazione che ricomincia a crescere dopo un trend di riduzione che durava dal 2014: le ore autorizzate quasi raddoppiano tra gennaio e febbraio , trainate dalla cassa straordinaria, quella relativa alle crisi lunghe e alle ristrutturazioni; inoltre le richieste di disoccupazione a gennaio sono salite del 13,4%, il dato più alto a gennaio negli ultimi quattro anni. A fronte di tale quadro il Governo deve rimodulare le scelte di politica economica che devono essere fortemente anticicliche, aumentando gli investimenti in infrastrutture materiali e sociali, inclusi gli investimenti in formazione e istruzione, e in politiche industriali , per coniugare qualità del lavoro e competitività, tutele e sviluppo. Inoltre ribadiamo la necessità di dare un ruolo alla contrattazione aziendale per quanto riguarda le causali per i contratti a termine, per poter distinguere tra flessibilità buona e abusi, evitando in tal modo di frenare le assunzioni”.