“Per far rinascere la nostra città, bisogna partire proprio dalle periferie, dal disagio sociale e dal percorso educativo dei giovani, dal contrasto alla illegalità diffusa, e dalla presenza dello Stato. Questo abbiamo ribadito oggi durante la giornata dedicata proprio allo Zen, stamani l’insediamento in Prefettura dell’Osservatorio regionale sulle periferie e, nel pomeriggio alla riunione della commissione regionale Antimafia proprio nel quartiere periferico. Bene unire le forze, la sinergia come diciamo da sempre, è l’unica strada da perseguire per dare risposte ai cittadini e contrastare la violenza diffusa”. Lo affermano la segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami e il segretario territoriale Cisl Palermo Trapani Antonio Dei Bardi, dopo le due riunioni di oggi sul tema dello Zen. “La sicurezza e quindi il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine è una priorità, ma se non si assicurano i servizi ai cittadini del quartiere, se non si lavora sul fronte del percorso educativo dei minorenni, non avverrà mai la svolta. La fotografia dello Zen ci mostra un quartiere ‘ghetto’, dove l’occupazione abusiva delle case la fa da padrone, generando una illegalità diffusa che porta alla mancanza di servizi pubblici e al degrado sociale che soffoca questi quartieri”. Badami e Dei Bardi aggiungono “La qualità della vita è compromessa da fenomeni di degrado urbano, e da un crescente disagio giovanile che si manifesta in forme sempre più allarmanti come l ’aumento del consumo di sostanze stupefacenti tra i giovanissimi e la diffusione, così come il facile accesso ad armi di vario genere, che sono un campanello d’allarme che ci impone di agire con urgenza. Mancano i punti di riferimenti, purtroppo dominano solo cattivi esempi, che spingono i ragazzi verso percorsi autodistruttivi e in questo la criminalità organizzata, si insidia, sempre pronta a sfruttare le vulnerabilità”: Servono dunque per la Cisl, “politiche sociali ed educative, che devono rappresentare il cuore pulsante di questa trasformazione, in quanto costituiscono il mezzo per garantire equità, inclusione, soprattutto in quartieri come lo Zen e politiche abitative adeguate che contrastino l’abusivismo facendo prevalere il diritto” concludono i due segretari.
