23 maggio, l’intervento del segretario generale Cisl nazionale Sbarra al trentennale della strage di Capaci, “Legalità e sviluppo sono facce della stessa medaglia”

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“Grazie alla Fondazione Falcone per questa bella, straordinaria giornata di memoria ma anche di di militanza, di partecipazione, mettendo in priorità i temi della giustizia, della legalità, dello sviluppo, della qualità e della stabilità del lavoro”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a Palermo nel suo intervento alla manifestazione a trent ’anni delle stragi mafiose di Capaci e via d’Amelio. “Viviamo questa giornata a 30 anni delle stragi di Capaci e di via d’Amelio con lo stesso spirito civile e sociale che vivemmo all’indomani della strage di Capaci quando il sindacato confederale italiano proclamò una grande giornata di mobilitazione, uno sciopero generale in tutta Italia nei settori pubblici e privati. C’era molta paura, tanta rabbia e smarrimento rispetto allo strapotere di “cosa nostra” ed all’ attacco micidiale che aveva sferrato al cuore delle istituzioni. Proclamammo una grande giornata di mobilitazione nazionale ed organizzammo quella che oggi si ricorda come la più imponente manifestazione sindacale del Mezzogiorno: a Palermo il 27 giugno 1992 portammo più di cento mila lavoratori e lavorarici che arrivarono da tutte le aree del Paese. Gridammo quel giorno dal palco e per le vie della città che l’Italia si doveva costituire parte civile ed è l’impegno che rinnoviamo ancora oggi con un forte richiamo alle istituzioni: dobbiamo consolidare e rafforzare l’azione repressiva contro le mafie, contro ‘ndrangheta, camorra”- ha aggiunto Sbarra. “Siamo grati all’ impegno straordinario che magistratura e forze dell’ ordine hanno messo in campo in questi anni, determinado risultati importanti. Ma la repressione da sola non basta, va accompagnata con la crescita, lo sviluppo, la qualità e stabilità del lavoro perché legalità e sviluppo sono facce della stessa medaglia: per questa ragione chiediamo alle istituzioni di investire sul Mezzogiorno. Un bambino che nasce allo Zen di Palermo deve avere gli stressi diritti di cittadinanza di un bambino che nasce a Bergamo. Sviluppo, lavoro, istruzione: questo il senso del nostro impegno che rinnoviamo in questa giornata straordinaria. Tra qualche giorno apriremo a Roma il congresso confederale della Cisl: abbiamo dedicato uno spazio di confronto e di discussione sui temi della cultura della legalità da far vivere anche negli ambienti lavoratovi e nelle comunità locali e firmeremo quel giorno con la professoressa Maria Falcone un’intesa di partecipazione per progetti che vogliamo sostenere nelle scuole, negli ambienti lavorativi, nelle comunità locali, con un grande obiettivo: la rete dei nostri delegati oltre ad assolvere compiti e funzioni sindacali, contrattuali, deve trasformasi in una rete di ‘sentinelle’ che vigilano sul terreno della cultura della legalità. Questo è il sentimento che ci impegniamo a sostenere con la Fondazione Falcone”.

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