“Con l’arrivo della stagione estiva e l’afflusso dei turisti a Palermo si aggraveranno le condizioni del disservizio Amat , già precario adesso, e non basteranno i nuovi ingressi di personale, per mettere in servizio gli autobus necessari a soddisfare gli obblighi del contratto di servizio. Anche se una piccola boccata di ossigeno la rappresentano, di certo non saranno sufficienti i 100 autisti assunti dal prossimo 2 maggio, la necessità di mezzi crescerà nei prossimi mesi e l’azienda non sarà pronta a soddisfare queste richieste”. Motivano cosi la proclamazione dello stato di agitazione i sindacati di Amat con Franco Mineo Filt Cgil, Salvatore Girgenti Fit Cisl, Franco Trupia Uil Trasporti, Fabio Danesvalle Faisa Cisal, Corrado Di Maria Ugl Trasporti, Carlo Cataldi Cobas Trasporti e Giuseppe Taormina Orsa Trasporti. Durante un incontro con l’azienda i sindacati hanno espresso preoccupazioni “dopo aver ricevuto conferme dalla direzione aziendale sul fatto, la qualità del servizio non potrà certamente migliorare e che allo stesso tempo si aggraverà la condizione economico-finanziaria che con la perdita della percorrenza chilometrica. L’azienda infatti incasserà meno risorse dai ticket, cosi come dai trasferimenti previsti per legge”. “L’annuncio dello scorso mese di marzo fatto dal sindaco Orlando, dall’assessore Catania e dall’azienda sembrava indirizzato alla risoluzione definitiva della carenza del personale da adibire alla conduzione dei bus, ma alla breve distanza di un mese si scopre che i 100 vincitori del concorso non sono sufficienti alla produzione per coprire le perdite di esercizio previste per l’anno in corso quantificabili in circa sei milioni di euro”. Da qui le richieste dei sindacati di Amat “soluzioni e garanzie per la tenuta aziendale, per un servizio adeguato e al tempo stesso per la messa in sicurezza del personale alla guida dei mezzi, che per via del numero esiguo dei mezzi, potrebbe essere compromessa. Non avendo avuto rassicurazioni su questi temi o soluzioni immediate, chiediamo un tavolo prefettizio come da procedura regolamentare auspicando al prossimo incontro migliori ed immediate prospettive” concludono.
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- Amat, proclamato lo stato di agitazione. Sindacati “100 nuovi autisti non bastano per garantire un servizio adeguato alle esigenze”
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