Palermo a rischio dissesto, Da Fit e Cisl appello: “si lavori insieme per evitarlo”

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“I bilanci comunali a rischio determinano inefficienza in tutti quei servizi direttamente dipendenti dalle risorse pubbliche e connessi ai servizi per la collettività, per questo ribadiamo che Palermo non merita il fallimento. Lanciamo un appello per una forte coesione sociale, una profonda unità d’intenti tra le forze politico-istituzionale, le parti datoriali e le parti sociali della città, una vera e propria ingegneria sociale che faccia prevalere il coinvolgimento con senso di responsabilità e non interessi di parte”. Ad affermarlo durante l’assemblea congressuale della Fit Cisl Palermo che si è riunita per eleggere i delegati ai congressi regionale Fit Cisl e provinciale Cisl Palermo Trapani che si terranno a febbraio, è Dionisio Giordano segretario generale Fit Cisl Sicilia. Il percorso congressuale ha visto impegnati 70 delegati provenienti dalle diverse aziende dei trasporti e di gestione dei rifiuti del territorio palermitano e della sua provincia. Ai lavori oggi ha partecipato il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana che sul tema del rischio dissesto del Comune di Palermo ha affermato “era risaputo che i conti del Comune di Palermo non avrebbero consentito di redigere un piano di riequilibrio, e questo non fa altro che aumentare le nostre già espresse preoccupazioni sul futuro della nostra città, che partendo già da una condizione difficile per via della crisi economica legata alla pandemia, dovrà anche affrontare un dissesto che porterà con sé incertezze per tanti lavoratori e per tante famiglie. Sosteniamo anche noi l’appello della Fit Cisl, bisogna andare oltre gli interessi di parte politica e pensare insieme a una strategia per uscire da questa situazione che, temiamo, rischierà di pesare anche sull’utilizzo dei fondi del PNRR. Un’amministrazione in dissesto, non potrebbe infatti essere in grado di portare avanti i progetti anticipando somme, e questa situazione rischia di pesare anche sul futuro dei servizi della città”. Il segretario Fit Cisl Sicilia Giordano ha poi aggiunto: “In città Amat e Rap – aggiunge Giordano – sta già subendo contraccolpi per la difficoltà di ricevere con regolarità le provviste economiche del socio Comune di Palermo. Le due aziende pubbliche che rappresentano quasi 2800 lavoratori, spesso mediaticamente annoverate quali zavorre per il bilancio del Comune, sono invece utilizzate per calmierare le difficoltà di incasso delle tasse comunali. Mentre infatti i bilanci evidenziano crediti verso l’azionista unico a sei zeri, viene messo in atto il tentativo di rivedere al ribasso i contratti di servizio”. Dal segretario Fit Cisl poi il punto della situazione sui Trasporti e Ambiente e la condizione economica del territorio palermitano. “L’emergenza sanitaria ha certamente rimarcato con forza quanto sia necessario il bisogno di mobilità di lavoratori e cittadini, delle imprese e dell’economia e in genere tutto ciò richiede la prosecuzione della modernizzazione infrastrutturale della città e dell’interno territorio provinciale. E se PNRR, unitamente agli accordi di Programma di RFI ed Anas e ai Fondi di sviluppo e Coesione, mettono concretamente a disposizione le risorse economiche per la realizzazione delle opere, è certamente il tema del rischio default del capoluogo siciliano e di tanti altri comuni della provincia a destare forte preoccupazione per il sindacato”. Giordano elenca tutte le sfide da affrontare e i progetti da realizzare in tempi brevi:  “dal completamento delle risorse economiche, 1,4 mld, necessari per la realizzazione del doppio binario nel collegamento ferroviario Palermo-Catania che ridurrà i tempi di percorrenza fino a 2h, il ripristino della tratta Palermo-Trapani via Milo con il completamento della elettrificazione della linea, 70 milioni di euro, il potenziamento della Palermo Agrigento Porto Empedocle, i 100 milioni  per incrementare le caratteristiche tecniche della linea e consentire la circolazione di nuovo materiale rotabile. La ripresa dei lavori per il passante ferroviario con la risoluzione della problematica del ‘vicolo Bernava’ e la previsione di realizzazione della prima fase di chiusura dell’anello ferroviario, Giachery/Politeama prevista per il 2022. E ancora le risorse del PNRR per il rinnovo del parco autobus e dei treni del trasporto pubblico regionale”. Non mancano poi le strade, come la manutenzione ordinaria delle aree interne madonita, i 6 milioni per la manutenzione delle strade provinciali, i 15 milioni per gli interventi stradali finanziati da altre fonti, (Accordi di programma Anas 198 mln in Sicilia e fondo di sviluppo e coesione già finanziati sulla SS 121 Bolognetta- Manganaro). Sul fronte aeroportuale “Impensabile la suggestione che vendere i gioielli di famiglia, Gesap, possa essere una strada percorribile. Lo scalo palermitano così come evidenziato dal Best Airport Awards registra ottime performance in termini di crescita di passeggeri, anche in fase pandemica, questi risultati vanno salvaguardati e tale successo va capitalizzato unitamente ai lavoratori. Bisogna guardare all’esperienza del porto di Palermo, dove l’Adsp del mare di Sicilia Occidentale, le aziende portuali e le parti sociali hanno unitamente condiviso percorsi di crescita infrastrutturale, occupazionale ed economica”, conclude Giordano.

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