Consiglio generale Cisl Palermo Trapani. La Piana “svolgeremo sempre più il ruolo di Ponte”

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“I nostri territori hanno bisogno di vere politiche economiche di rilancio, le istituzioni, locali e nazionali devono rimettere al centro dell’agenda le priorità che riguardano il lavoro e lo sviluppo economico. Dare una speranza ai nostri giovani è l’imperativo che deve essere prioritario nell’azione dei governi. La crisi soffoca tutti i settori strategici, le grandi potenzialità sono poco sfruttate e non valorizzate, è ora di lavorare tutti insieme per dare una svolta al nostro tessuto economico e costruire un futuro per le nuove generazioni, che sono ancora costrette ad andare via”. Apre così il suo intervento nel corso del consiglio generale della Cisl Palermo Trapani, che si svolge ad Alcamo, il segretario generale Leonardo La Piana, analizzando la difficile condizione economica e sociale vissuta nei due territori. Secondo l’Istat nel 2018 l’occupazione ha segnato una timida ripresa a Palermo dove cresce di poco più di un punto percentuale, il 39,4 rispetto al 38,5 del 2017, a Trapani situazione inversa, 38,4 nel 2018, mentre era 39,6 due anni fa. Nella fascia di età fra i 25 e i 34 anni nel capoluogo siciliano è il 34,7% e il 33,5 nel territorio trapanese. La disoccupazione a Palermo si attesta attorno al 19,8, a Trapani al 23,6, 45,7% nel capoluogo se si guarda alla fascia di età che va dai 18 ai 30 anni , ben il 48,7 a Trapani. Gli inattivi, coloro che spesso sfiduciati non cercano nemmeno un lavoro, sono a Palermo ben il 50,7 %, il 49,5 a Trapani e il dato sale se si guarda la fascia dei giovani , 52,1 a Palermo e il 52,2% a Trapani. “Stiamo vivendo un periodo in cui domina l’incertezza – spiega La Piana -. I giovani perdono sempre più la speranza di restare nella propria terra, gli imprenditori hanno poca fiducia nei confronti delle scarse o quasi inesistenti politiche economiche messe in campo dalle istituzioni, che mostrano di non avere una idea complessiva di sviluppo strategico; e infine, e ciò che ci preoccupa ancor di più, si diffonde fra la gente la convinzione che in questa crisi complessiva, l’unica via possibile sia chiudersi nel proprio egoismo mettendo in discussione i valori sociali che stanno alla base della storia della nostra terra, fra i quali l’accoglienza e la solidarietà. Per questo, riteniamo che oggi più che mai sia il momento in cui sindacato riveste un ruolo fondamentale”. Durante la sua relazione il segretario La Piana, ha ricordato l’impegno antimafia e la figura del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta, nel giorno che precede l’anniversario della strage di via D’Amelio. Fra le priorità sia per il territorio trapanese che per quello palermitano c’è la capacità di rendere appetibili agli investimenti la nostra terra, le infrastrutture come i tanti cantieri attesi ma ancora non avviati; lo sviluppo di tutti i settori industriali e del turismo, del tempo pieno nelle scuole, il rilancio delle Partecipate, le politiche sociali, il miglioramento del funzionamento della macchina amministrativa dei comuni, e interventi concreti per le periferie abbandonate. “Proprio nelle periferie dove il bisogno cresce, saremo sempre più presenti, e valorizzeremo ancora di più il ruolo delle nostre cosiddette prime linee, i rappresentanti in tutti i luoghi di lavoro, le nostre sentinelle”.
Finora sono mancate, ha ribadito La Piana, risposte concrete. “Gli effetti del reddito di cittadinanza e di quota 100 sono stati purtroppo poco incisivi, così come il sindacato aveva preannunciato, e a questo si aggiunge il previsto aumento dell’Iva, che se davvero dovesse verificarsi, sarà un colpo per i consumi. La flat tax così come è stata ipotizzata andrà nella direzione opposta rispetto alla riduzione dei tassi per lavoratori e pensionati”. C’è il fondamentale tema delle infrastrutture nei nostri territori. “Settore al centro dei documenti condivisi con Cgil e Uil sia a Palermo che a Trapani – aggiunge La Piana -, come quello del rilancio di altri comparti cruciali come il turismo, il commercio, agroalimentare, industria metalmeccanica, la scuola e tanto altro, perché riteniamo che su queste tematiche così centrali l’azione del sindacato non solo debba essere unitaria, ma deve aprirsi anche al sociale, ai comitati di cittadini, studenti, associazioni, che sono portatori di istante specifiche che l’impegno di Cgil Cisl Uil, può mettere insieme in un mosaico che deve diventare la base delle richieste che rivolgiamo alle istituzioni per imprimere un cambio di passo”. “La Cisl vuole fare dunque da ‘Ponte’ creando canali di contatto fra i diversi interlocutori, i cittadini, imprenditori, associazioni, istituzioni, che possono contribuire a migliorare concretamente la vita nelle periferie, urbane ed esistenziali”. Fondamentale il tema della sicurezza sul lavoro: “l’aumento degli incidenti nei primi mesi del 2019, 11 solo nel palermitano, dimostra che ancora molto c’è da fare. Insieme a Cgil e Uil per il contrasto al lavoro nero, del caporalato, e per il rispetto delle regole sulla sicurezza sul lavoro, chiederemo a Inps e Inail maggiore coinvolgimento delle parti sociali nel ragionamento complessivo legato ai protocolli per la sicurezza e la salute”. Per migliorare la condizione delle famiglie, servono serie politiche sociali: “pensiamo alla non autosufficienza che richiede maggiori fondi e una programmazione più concreta legata ai bisogni reali dei cittadini”. E poi lancia un appello ai giovani diplomati che si apprestano ad avviare gli studi universitari: “L’istruzione è fondamentale per coglierne tutte le possibilità del mercato del lavoro, per questo la formazione va adeguata alle reali esigenze delle aziende e indirizzata verso quelle figure professionali e specializzazioni poco diffuse, ma molto ricercate“. “Ci auguriamo – conclude La Piana – che tutti questi temi diventino patrimonio della politica affinché si eviti di cadere in quelle becere guerre sui social dove, per un attimo di notorietà, si azzerano idee e progetti”. A concludere il segretario generale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio “non c’è più tempo da perdere, il tema centrale in Sicilia come nella maggior parte del Sud è il Lavoro e per tutelare quel poco che c’è e creare nuovi posti, servono investimenti, pubblici e la capacità di attrarre quelli privati. In questi giorni la Regione ci ha illustrato il Documento economico e finanziario, noi pensiamo che sui temi che riguardano lo sviluppo, la crescita, il turismo, le infrastrutture, l’agroalimentare, occorre un serrato confronto che fornisca le basi per un Patto vero e forte per il rilancio della nostra terra che può diventare traino non solo del Sud ma di tutto il Paese”.

 

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