Povertà, un laboratorio permanente per intervenire contro il disagio sociale. Anteas “il volontariato interviene dove le istituzioni hanno fallito”

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Sono oltre quattro milioni e mezzo le famiglie in povertà assoluta in Italia, a Palermo ben 20 mila, e in quartieri come Zen e Brancaccio, una persona su due vive il dramma della povertà, senza viveri, senza alcun sostegno, così raddoppiano i pasti serviti a chi ha più bisogno da parte della Caritas diocesana in tutto il territorio palermitano. Ed è per questo che risulta fondamentale l’azione del volontariato come quello svolto quotidianamente dall’Anteas Palermo, Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà, promossa dalla Fnp Cisl, che stamani ha organizzato l’incontro al Teatro Orione lanciando la proposta di creare un “laboratorio permanente fra tutte le associazioni di volontariato che operano nel territorio per intervenire più efficacemente contro il fenomeno sempre più in aumento”. “Lanciamo questa proposta – spiega Armando Zanotti presidente Anteas Palermo – perché solo con una rete provinciale fra tutte le associazioni e i centri che si occupano di volontariato per goni fascia di età, possiamo avviare un percorso concreto che interviene laddove il bisogno è quasi emergenziale. Noi ogni giorno operiamo cercando di intervenire dove cresce il disagio sociale ed economico, tutto in attesa di una risposta efficace delle istituzioni che tarda ad arrivare”. Fra gli interventi anche quello del segretario Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana. “Dobbiamo sempre di più incalzare le istituzioni nella lotta alla povertà – afferma – , e sostenere sempre di più il mondo del volontariato con questa proposta di un tavolo permanente per i giovani e per gli anziani, perché la povertà riguarda tutte le fasce di età. Come sindacato noi siamo molto vicini alle associazioni come l’Anteas, oggi ancora di più dato che la classifica sulla qualità della vita a Palermo e Trapani confermano che c’è ancora tanto da fare per il rilancio delle nostre città e che bisogna rompere ancora il muro dell’indifferenza per intervenire concretamente a favore di chi soffre”. Fra gli interventi anche Mimmo Di Matteo segretario Fnp Cisl Palermo Trapani. “Fra i pensionati sono tanti coloro che non riescono ad arrivare alla fine del mese e coloro che, se pur con pensioni basse, sostengono le loro famiglie in questo momento di forte disagio sociale ed economico. Bisogna fare di più, incentivare le politiche sociali e migliorare la sanità sul territorio, perché troppo spesso gli anziani rinunciano alle cure per costi e per via della distanza delle strutture”. A concludere Sofia Rosso presidente nazionale Anteas. “La crisi ha avuto risvolti sociali pesantissimi che ancora oggi paghiamo, le persone hanno più bisogno proprio perché le istituzioni hanno fallito nel loro compito di aiutare chi soffre di più, di dare risposte concrete. Per questo cresce il volontariato, ci sono realtà fondamentali ormai come il banco alimentare e quello farmaceutico, perché troppe sono le persone che non si curano per via delle difficoltà economiche. Bisogna valorizzare sempre di più il ruolo del terzo settore, unica risposta concreta al disagio crescente”.

 

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