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Lavoro, sviluppo, Previdenza. I sindacati in piazza stamani per chiedere “la svolta”

 

Politiche del lavoro che ridiano speranze ai giovani, fondi per gli ammortizzatori per chi il lavoro rischia di perderlo, la riforma della previdenza che riduca i requisiti contributivi per l’accesso alla pensione e l’adeguamento degli importi percepiti da chi è già pensionato, il welfare per chi è più debole, e soprattutto lo sviluppo del Paese. Questo hanno chiesto in tutte le piazze Cgil Cisl Uil al governo per il rilancio del Paese con provvedimenti concreti nella prossima legge di stabilità. La piattaforma che punta al rilancio, alla crescita e al benessere dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani, delle famiglie in difficoltà, è quella che ha portato in piazza anche a Palermo e Trapani i sindacati come in tutte le città italiane. In migliaia fra Palermo e Trapani per chiedere la “svolta per uscire dalla crisi”.
“Con la disoccupazione giovanile oltre il 50 per cento, con le imprese che chiudono o fanno sempre più ricorso agli ammortizzatori, con gli enti locali in continua difficoltà – spiegano i tre segretari Cgil Cisl Uil Palermo, Enzo Campo, Leonardo La Piana e Gianni Borrelli -, è ora che il Governo avvii provvedimenti concreti, programmando politiche adatte alle condizioni di crisi nella quale vivono ancora le nostre città. Palermo, come altre realtà, ha bisogno di un impegno delle istituzioni che vada oltre gli interventi che tamponano le singole emergenze, ma che, piuttosto con visione di insieme, siano mirati alla programmazione di politiche adeguate. Noi vogliamo fare la nostra parte per questo torneremo tutti in piazza”. “Vogliamo una legge di bilancio – dicono i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone – che abbia il carattere dell’equità e che guardi allo sviluppo, entrambi argomenti di estrema importanza per le regioni meridionali e per la Sicilia”. “L’auspicio – affermano Pagliaro, Milazzo e Barone – è che la legge di Bilancio 2018 dia le risposte che sollecitiamo”. Fra le richieste principali dei sindacati: più risorse sia per l’occupazione giovanile sia per gli ammortizzatori sociali; il congelamento dell’innalzamento automatico dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita; un meccanismo che consenta di costruire pensioni dignitose per i giovani che svolgono lavori discontinui; una riduzione dei requisiti contributivi per l’accesso alla pensione delle donne con figli o impegnate in lavori di cura; l’adeguamento delle pensioni; la piena copertura finanziaria per il rinnovo e la rapida e positiva conclusione dei contratti del pubblico impiego; risorse aggiuntive per la sanità e il finanziamento adeguato per la non autosufficienza. Anche Trapani ha partecipato alla mobilitazione nazionale. “Adesso – spiegano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Trapani Filippo Cutrona, Leonardo La Piana ed Eugenio Tumbarello che si è giunti nella cosiddetta “fase due” del confronto, si sono fatti solo pochi passi in avanti, mettendo il luce significative distanze anche su elementi particolarmente rilevanti. Obiettivo delle organizzazioni sindacali nella “fase due” è quello di determinare risultati concreti sui punti fissati nel verbale di sintesi, che vadano nella direzione indicata dalla piattaforma sindacale, che rimane il riferimento del sindacato per una riforma organica del sistema previdenziale nel nostro Paese. Con la mobilitazione, alla quale è necessario partecipare in massa, si vogliono raggiungere risultati concreti che possano far ottenere più diritti a giovani, lavoratori e pensionati. Chiederemo anche più risorse sia per l’occupazione giovanile sia per gli ammortizzatori sociali, per affrontare l’emergenza vissuta nei nostri territori”
ALCUNE IMMAGINI DI PALERMO E TRAPANI
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