Pensioni, accordo governo-sindacati sulla riforma, Cisl “finalmente si inizia a parlare di coesione sociale”

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“I pensionati vedono un po’ di giustizia dopo tanto anni di manovre sempre in negativo”. Così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan dopo la sigla del verbale di accordo sulle pensioni tra Governo e sindacati avvenuta al termine del tavolo conclusivo sul tema della previdenza tra i tre Segretari generali di Cgil, Cisl,e Uil, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ed il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini.
“C’e’ stato un “cambio di paradigma rispetto alla legge Fornero. Finalmente- ha osservato- si usa un linguaggio di coesione sociale e non di spaccatura tra generazioni. Questo non significa che “ci accontentiamo: la nostra piattaforma è nella nostra testa e nei nostri cuori”. Quindi per Furlan “il lavoro va avanti, restano ancora tante cose da fare”, ma quello di oggi “è un buon risultato”. Nel documento sono identificate le misure che saranno messe in campo nei prossimi tre anni, fra le quali l’Ape, l’intervento sui lavoratori precoci e l’estensione e l’aumento della quattordicesima per i pensionati con i redditi più bassi. La quattordicesima sarà estesa a 3,3 milioni di persone, ovvero ai pensionati con redditi complessivi personali fino 1.000 euro al mese. Per chi ha lavorato 12 mesi effettivi, anche non continuativi, prima del compimento dei 19 anni l’uscita sarebbe anticipata a 41 anni di contributi se si appartiene alle categorie di lavoratori in difficoltà. Il ministro Poletti ha detto che il governo “punta a destinare agli interventi sul sistema previdenziale 6 miliardi di euro in 3 anni”. Sull’intesa si è espresso anche il Segretario generale della federazione dei pensionati della Cisl, Gigi Bonfanti per il quale “rappresenta un traguardo importante dopo mesi di lavoro, che rida’ ai nostri pensionati la dignità che per troppo tempo è stata loro negata. Dopo anni nei quali ci siamo battuti per affermare i loro diritti senza ricevere ascolto da parte del governo, assistiamo finalmente ad una presa di posizione con la quale i nostri pensionati ricevono qualcosa senza dare nulla in cambio. Aver ampliato il numero cui andrà la 14esima e l’equiparaziome della no tax area tra lavoratori e pensionati, sono due traguardi importantissimi per noi. Naturalmente non ci fermiamo qui: questo è solo il primo passo di un percorso che andrà avanti a partire da domani, sperando che le risorse a disposizione del governo permettano di portare a compimento anche le altre nostre richieste, come la rivalutazione delle pensioni prevista nella fase due di questo confronto col governo”