Blutec, firmato contratto di sviluppo, Cisl e Fim “bene, ora obiettivo deve essere l’indotto”

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La firma del contratto di sviluppo per Termini è un fatto molto importante, resta il nostro obiettivo primario di garantire la piena occupazione di tutti i lavoratori non solo ex Fiat ma anche dell’indotto, e la garanzia del rispetto delle scadenze previste dal piano industriale come l’ingresso dei primi 50 operai nella fabbrica di Termini , gia ad aprile. Vedere la riapertura di quei cancelli resta il sogno di tutti i lavoratori”. Ad affermarlo sono Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giovanni Scavuzzo segretario e rappresentante Fim Cisl in Blutec, dopo la firma avvenuta a Roma del contratto di sviluppo per l’ex fabbrica Fiat di Termini, fra Blutec e Invitalia. Con la firma, si rendono disponibili 96 milioni per attuare il processo d’industrializzazione, Blutec ha intanto completato la sua parte la ricapitalizzazione dei 24 milioni di euro previsti. Il prossimo obiettivo è dunque l’ingresso dei primi 250 ingressi di lavoratori entro il 2016, dei quali 50 già ad aprile per completare l’ingresso di tutti entro il 2017. “Ma resta un nodo fondamentale, quello della garanzia per i 300 dell’indotto – aggiungono Guercio e Scavuzzo – che hanno bisogno di certezze ora , non si può attendere la fase due del piano industriale quella cioè delle auto ibride per avere le garanzie di tornare a lavoro”. Il piano Blutec prevede dunque l’assunzione progressiva di 400 ex addetti Fiat, 250 entro il 2016 e 150 entro il 2017 per la fase uno, la componentistica. Poi una fase due, la realizzazione di auto ibride ed elettriche per la quale è prevista l’assunzione di altri 300 addetti entro il 2018, fino a completare dunque il bacino di 700 ex tute blu attualmente in cassa integrazione. “L’ansia e l’incertezza vissuta negli ultimi anni dagli operai di Termini – commenta Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – sembrano destinate dunque a cessare, la firma è un passo molto atteso che da serenità agli ex lavoratori Fiat, ma bisogna a questo punto rispettare tutte le scadenze previste dal piano, far entrare i fornitori in fabbrica, e garantire l’indotto per il quale è stata già chiesta la convocazione al Mise. Sono stati anni di esasperazione per un intero territorio che ora vuole rivedere la luce, e ci auguriamo che ora l’obiettivo di far rinascere l’area industriale di Termini, possa essere davvero raggiunto”. “Il contratto di sviluppo è un passaggio-chiave. Ora, ciò che a noi interessa è che il piano di reindustrializzazione dell’area termitana parta come da intese, sia per i lavoratori ex Fiat che per quelli dell’indotto. La Cisl verificherà che gli impegni assunti siano rispettati. E che sia completato pure l’accordo di programma affinché vedano la luce opere infrastrutturali necessarie per il futuro del territorio” conclude il segretario Cisl Sicilia Mimmo Milazzo.

 

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