Tpl, rischio licenziamenti e paralisi dei collegamenti, sindacati “Regione intervenga”

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Mancanza di futuro con il rischio di stop del servizio di trasporto a causa dell’ulteriore riduzione dei contributi annunciata dalla Regione, la mancata erogazione del quarto trimestre 2014 e i notevoli ritardi con cui vengono pagati i corrispettivi dei contratti e l’annuncio da parte delle aziende del settore che se la situazione non cambierà, verranno presto avviate le procedure di mobilità per quelle al di sopra dei 15 dipendenti e licenziamenti individuali per quelle al di sotto. Cosi elencano le principali motivazioni che porteranno presto allo sciopero dei lavoratori del Trasporto Pubblico locale, i sindacati Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti che confermano lo stato di agitazione dopo il nulla di fatto dell’incontro con le associazioni di categoria. “la situazione è di vera emergenza – spiegano i segretari di Filt Cgil , Fit Cisl, Uiltrasporti Franco Spanò, Amedeo Benigno e Agostino Falanga – i ritardi della Regione, i continui tagli ai contributi, la mancata istituzione del tavolo tecnico sulla riforma del trasporto pubblico locale, non fanno che aggravare la crisi che investe le aziende del settore pubbliche e private, con pesanti ricadute sui servizi e sui livelli occupazionali”. I tre segretari concludono “la Regione intervenga, scongiuri il blocco dei collegamenti e i licenziamenti, paghi subito le somme attese dalle aziende e avvii una vera riforma del settore”.

 

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