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“L’economia siciliana continua ad attraversare una profonda crisi e quelli che potrebbero essere utilizzati come strumenti per uscire dal tunnel, rischiano di svanire nel mare magnum delle inefficienze della classe politica e burocratica. Il possibile rischio di perdita dei 2 miliardi di fondi Ue, in caso di mancata spesa entro dicembre, dovrebbe far scattare l’allarme rosso alla Regione siciliana e invece nulla si muove”. Lo dichiara Santino Barbera, segretario generale della Filca Cisl Sicilia, commentando i dati dell’edizione numero 43 del Report Sicilia, presentata stamattina alla Fondazione Curella. “Da troppi anni ormai, nell’isola manca una guida politica meno parolaia ma più concreta e operativa nell’affrontare i temi cardine del lavoro e dello sviluppo – aggiunge Barbera – si accumulano ritardi, forse incolmabili, nella programmazione della spesa dei fondi comunitari, con la recondita speranza di poter ottenere una proroga. Intanto la fame di lavoro ha raggiunto la soglia limite, con picchi di disperazione e di emergenza sociale come quella del settore delle costruzioni con 80 mila disoccupati”.
Il segretario generale della Filca Cisl Sicilia sottolinea che sono state sperperate risorse destinate agli investimenti per le strade provinciali e per la messa in sicurezza delle scuole. “Dopo 4 mesi di dibattito e scontro – continua Barbera – finalmente inizia a profilarsi all’orizzonte il progetto per la A19. Ma cosa si sta mettendo in atto per la viabilità di tutte le altre arterie principali dell’isola, che versano in condizioni di degrado?”
“La classe dirigente dell’isola e la burocrazia regionale – conclude Barbera – non possono ancora tergiversare e giocare al rimpallo delle responsabilità. C’è il concreto pericolo di perdere l’ennesimo treno per lo sviluppo; loro hanno il dovere etico, morale e istituzionale di impedire che ciò avvenga”.