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Bernava, il Governo Crocetta “circo in continuità col passato”




“Il governo guidato da Rosario Crocetta è persino peggiore di quello di Raffaele Lombardo che comunque dei risultati in materia di sanità li ha conseguiti. Qui siamo davanti a un circo equestre, a uno zoo che si pone in continuità con la vecchia politica e la vecchia amministrazione”. È un fiume in piena e non usa giri di parole il segretario della Cisl Sicilia Maurizio Bernava quando traccia un bilancio dell’esecutivo regionale guidato da Rosario Crocetta, nel corso di un forum presso l’agenzia di stampa Italpress. L’incontro in redazione s’è svolto alla vigilia della manifestazione regionale organizzata dal sindacato sul tema “#Svegliatevi. Il lavoro che manca è la vera priorità”. La manifestazione si terrà domattina, sabato 18, davanti a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione.
“Crocetta non ha messo al centro la crisi economica ed è rimasto prigioniero delle vecchie logiche di potere”, ha affermato Bernava. “Non ha puntato, di conseguenza, alle reali strategie di rilancio degli investimenti nell’Isola, pensando che la politica fosse tutto. Non ha raccolto i tentativi di dialogo più volte richiesto dalla Cisl. Né è stato capace di ascoltare un sindacato come il nostro che da sempre fa proposte concrete lanciando sfide all’esecutivo regionale. Anzi, ha sbeffeggiato i corpi sociali e adesso è prigioniero di un sistema politico che lo sta costringendo più a un patto di gestione delle risorse che aiutando in direzione dell’effettivo rilancio dell’economia siciliana. Purtroppo il governatore è attorniato da un sistema amministrativo fatto di gente incompetente, che non capisce nulla”, ha attaccato Bernava. Un approccio totalmente diverso, insomma, da quello dei governi regionali di Puglia e Campania guidati da Nichi Vendola e Stefano Caldoro: “due approcci, due modelli corretti su come va affrontata e gestita la crisi economica”. “Circondandosi di persone capaci e competenti – ha aggiunto il segretario Cisl – Vendola e Caldoro sono riusciti a ristabilire un clima di fiducia e credibilità anche nei rapporti con il governo nazionale”.
Per il rilancio economico dell’Isola, Bernava pensa a queste priorità: “la riduzione del debito con conseguente riorganizzazione della macchina amministrativa tagliando gli sprechi e puntando a rendere attrattiva la Sicilia agli investitori”. Su questo il segretario si dice “disponibile a promuovere un accordo interconfederale per proporre agli investitori che vengono nell’Isola una deroga per tre-quattro anni sui limiti contrattuali, con una maggiore flessibilità oraria e la riduzione degli stipendi per i neo-assunti”. “Noi ormai non aspettiamo più la politica, facciamo proposte concrete – ha sottolineato -. La gente che rappresento è alla fame e dobbiamo tentare di dare risposte concrete”.
Ma fondamentale per Bernava è anche lo snellimento della burocrazia che con la mafia, dice, “in numerosi casi, sono facce della stessa medaglia”. “Quando gli imprenditori che vogliono investire in Sicilia si rivolgono all’amministrazione per chiedere un’autorizzazione e si trovano davanti solo ostacoli, o peggio ancora gli viene imposta qualche forma di strozzinaggio, vanno via. Questa è mafia – ha rimarcato -. E la vera antimafia non è quella che si sbandiera, è quella che si dovrebbe portare avanti ogni giorno, ognuno nel ruolo che si trova a ricoprire”.
Inevitabile anche il riferimento al settore della formazione: “L’assessore Scilabra è stata usata per ‘bombardare’ il sistema senza un criterio, per ora continuano a tenerla al suo posto ma sono certo che la scaricheranno. Sarà lei la seconda vittima del mondo della formazione, dopo i lavoratori”.

 
Fonte: italpress.it [3]