Vertenza Fiat, presentato piano Metec, Cisl e Fim “garanzie per tutti”

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“Dal punto di vista industriale ed economico, Metec sembra fornire maggiori garanzie rispetto ai progetti del passato per Termini, perché è un azienda già affermata sui mercati e con sedi in tutto il mondo, ma ciò che temiamo sono i tempi necessari per approfondire il piano industriale e la scadenza degli ammortizzatori, il 31 dicembre è vicino”. Ad affermarlo al termine dell’incontro che si è tenuto a Roma sulla vertenza ex Fiat di Termini Imerese, sono Ludovico Guercio Segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giovanni Scavuzzo componente della segreteria provinciale Fim. “Per questo abbiamo chiesto al Mise una proroga della cassa integrazione , appare davvero difficile giungere alla firma di un accordo in così poco tempo”. Metec la società che opera nel settore della componentistica ha presentato al Mise e ai sindacati il suo piano per Termini. In una prima fase dal 2015 al 2019, quattro progetti per la componentistica con un finanziamento da 96 milioni di euro, per occupare subito 400 unità. Entro i 18 mesi successivi dovrebbe partire la fase sulle auto ibride con due modelli per un investimento da 200 milioni di euro e altre 400 unità da assumere. “Ma si tratta di un piano ancora da approfondire e verificare e gli operai da reinserire sono 1100 operai, noi vogliamo garanzie per tutti” aggiungono Guercio e Scavuzzo. Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani conclude: “dopo tutti questi anni ormai la tensione fra gli operai è altissima, a questo punto si pensi subito alla tutela nell’immediato di tutti attraverso la cassa integrazione con la garanzia anche per l’indotto e nel frattempo si accelerino tutte le procedure per giungere ad un accordo certo con Metec”. Lunedì il prossimo vertice al Mise per valutare l’ipotesi della proroga della cig. “Altrimenti in meno di due settimane si dovranno sciogliere tutti i nodi sul progetto Metec”. Intanto è stato firmato oggi a Roma da Mise, Regione siciliana, Invitalia e comune di Termini l’accordo di programma quadro che prevede il via libera ai 290 milioni di euro per la reindustrializzazione del sito industriale.

 

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