Mezzogiorno: Furlan, “Il Governo predica bene e razzola male. Da un lato parla di un sud fragile, dall’altro taglia gli investimenti”

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“Il Governo Conte predica bene ma razzola male. Da un lato, come ha fatto anche oggi il Presidente del Consiglio Conte, dicono di voler essere attenti alle aree del Sud ed agli investimenti in questa zona fragile del paese, dall’altra tagliano gli investimenti pubblici in innovazione tecnologica, ricerca, formazione, alternanza scuola -lavoro, come è avvenuto con l’ultima legge di bilancio”. Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando le parole del premier allo stabilimento Leonardo a Pomigliano d’Arco. “Se il Governo ha davvero a cuore i problemi delle aree deboli del paese apra un confronto costruttivo e senza pregiudiziali con le parti sociali, come hanno richiesto a gran voce anche migliaia di lavoratori meridionali che il 9 febbraio erano in piazza a Roma sotto le bandiere del sindacato. Tante sono le questioni aperte nel Mezzogiorno a cominciare dal tema delle tante infrastrutture bloccate anche in quest’area del paese, dell’edilizia ferma, dei costi dell’energia troppo alti, di una industrializzazione che va riprogettata e sostenuta con provvedimenti concreti, in sinergia con le esigenze del territorio, il mondo della scuola, dell’università, i settori del turismo, del terziario e dei servizi. Non si va da nessuna parte con l’autosufficienza e la propaganda. Per fare sistema, come giustamente sottolinea il Premier Conte, c’è bisogno di coinvolgere i soggetti sociali, concordare insieme gli obiettivi di crescita del paese su cui ciascuno deve fare la propria parte con grande senso di responsabilità. Questa è la strada che la Cisl ha sempre praticato nell’interesse del paese”.

 

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