Manovra finanziaria, Furlan “testo da migliorare attraverso il confronto con le parti sociali”

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“È una finanziaria di notevole portata. La cifra adeguata c’e’ e troviamo due delle questioni che poniamo da tempo anche unitariamente: i 7 miliardi sulla previdenza ed il tema della produttività con un incentivo forte alla contrattazione del secondo livello”. Così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan nel corso della conferenza stampa che si è svolta nella sede della Cisl a Roma, per un primo commento sulla manovra finanziaria in attesa di riceverne il testo. Per Furlan i 7 miliardi sono “una risposta assolutamente adeguata ad alcuni dei quesiti posti nei tavoli di confronto: innanzitutto quello di rivedere la legge Fornero dando risposte intergenerazionali. “I temi che noi abbiamo voluto mettere sul tavolo – ha sottolineato – erano infatti temi volti a tenere insieme le varie generazioni. Tra questi la gratuità del cumulo dei periodi di ricongiunzione; la flessibilità in uscita guardando a chi è piu’ debole, a chi perde il lavoro o gli ammortizzatori sociali, a chi svolge lavori usuranti o chi assiste in famiglia persone con disabilità. L’essere riusciti a realizzare per queste persone l’anticipo dell’uscita è un segno importante di equità che ci rende ottimisti”. Quanto alla produttività , che insieme al welfare caratterizza la contrattazione di secondo livello, anche in questo caso si tratta di un tema importante che trova una risposta positiva nella manovra. Ed ancora la detassazione del salario di produttività, “tutti segnali che vanno nel senso giusto, – osserva – vanno cioè nella direzione dell’equità e danno un forte incentivo alla contrattazione di secondo livello, sia territoriale che aziendale. Tra gli altri aspetti rilevanti “essenziale” per la Cisl il sostegno alle imprese che investono in formazione ed innovazione ed anche la decisione di allungare la decontribuzione per le aziende del sud. Ma cosa non va per la Cisl nella manovra presentata dal Governo? “Per noi – ha osservato la Segretaria generale della Cisl Furlan – il Governo avrebbe dovuto affrontare sin da ora e non rimandare di un anno, la rivisitazione dell’Irpef, rimodulando le aliquote per rendere così piu’ pesanti le buste paga dei lavoratori e delle lavoratrici ed aumentare così i consumi. Chiediamo quindi al Governo che lo stesso metodo di confronto adottato per i temi previdenziali si realizzi anche per i temi fiscali. La Segretaria generale della Cisl fa un passaggio veloce anche su Equitalia: “Che venga superata o no o che si chiami in un altro modo, a noi interessano due aspetti: che non si indeboliscano minimamente gli strumenti contro l’evasione fiscale, di verifica, controllo e prevenzione, strumenti che anzi vanno rafforzati; che non si disperdano le professionalità e le competenze dei lavoratori ma che, anzi, vengano utilizzate e valorizzate”. “A nessun governo abbiamo mai concesso di indebolire gli strumenti di lotta all’evasione fiscale. -conclude- Non pagare le tasse significa rubare al resto degli italiani”.

 

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