Fincantieri, Fim Cisl “Vertenza integrativo non può diventare vertenza contro armatori”

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“Cercare di far condividere le proprie idee con la forza significa fare violenza a chi la pensa diversamente da noi. Questo è quello che le RSU della Fiom della Fincantieri di Palermo, hanno fatto durate l’assemblea che stavamo facendo come Fim Cisl sulla vertenza del rinnovo del contratto integrativo. Si sono fatti trovare nella sala assembleare e facendo schiamazzi sono saliti sui tavoli intimidendo i nostri iscritti e affermando che noi non vogliamo l’unità sindacale, ovviamente fatta solo alle loro condizioni”. Ad affermarlo intervenendo sulla vertenza Fincantieri è Salvatore Picciurro segretario regionale Fim Cisl Sicilia. “Non contenti di ciò gli stessi stanno bloccando con la forza tutto il cantiere alla faccia della democrazia. Come Fim siamo fortemente preoccupati, ci sono date da rispettare per la consegna delle navi che sono in cantiere. La vertenza nazionale sull’integrativo Fincantieri non può diventare la vertenza contro gli armatori, gli armatori non sono la nostra contro parte, ma quelli che ci garantiscono il lavoro, non permetteremo a nessuno di giocare sul futuro del nostro cantiere”. “Il recupero di produttività in Fincantieri è un tema serio, su cui la Fim Cisl farà la propria parte a partire dalla necessità che la direzione aziendale sia disponibile a cambiare le ricette proposte, che rischiano di essere datate, oltre che inefficaci”. Sulla vertenza anche la nota di Fim e Uilm provinciali “E’ giusto ricordare ai lavoratori che i primi a programmare iniziative non unitarie è stata la Fiom, noi in rispetto delle idee degli altri non siamo mai intervenuti nelle loro iniziative e nemmeno abbiamo mandato lavoratori nostri iscritti a inquinare le loro iniziative. Non ci può essere una democrazia a senso unico, le regole democratiche impongono il confronto e visto che ancora oggi loro intendono prevaricare sulle idee degli altri, noi nell’interesse dei lavoratori, continueremo a trattare per ricercare un accordo che contenga le richieste inserite nella piattaforma integrativa”.

 

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