Fincantieri, Cisl e Fim su sblocco iter bacino di carenaggio, “bene, ma ora si faccia presto”

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“Accogliamo con soddisfazione la notizia dello sblocco dell’avvio della realizzazione del bacino di carenaggio da 80 mila tonnellate resa nota oggi dalla Regione, un’opera che attendiamo ormai da troppi anni. A questo punto però vorremmo conoscere i dettagli sui tempi e le modalità affinché non si verifichino più i ritardi che hanno reso incerto negli anni scorsi, il futuro del cantiere palermitano”. Ad affermarlo sono Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Nino Clemente Rsu Fim Fincantieri intervenendo sullo sblocco dell’iter del bacino di carenaggio per il cantiere navale di Palermo, l’adeguamento cioè del bacino da 52 mila tonnellate per realizzare l’infrastruttura da 80 mila tonnellate, con un finanziamento di circa 55 milioni di euro. “Ci auguriamo che la Regione informi Fincantieri e sindacati su come si procederà, servono garanzie di rilancio del cantiere navale affinché si diano risposte occupazionali anche all’indotto”. Intanto sono a lavoro già dai primi del mese i 450 operai sul primo troncone di nave dei quattro che devono essere realizzati a Fincantieri Palermo fino al 2020. “Non si perda questa occasione – conclude Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – , bisogna colmare infatti i ritardi del passato sul fronte delle infrastrutture strategiche per il rilancio del cantiere palermitano, che resta una delle principali realtà economiche e professionali del nostro territorio. La Regione acceleri a questo punto l’iter dei lavori dell’opera che deve dare nuovo slancio alla missione di Fincantieri in Sicilia, Palermo ha bisogno di veder fiorire nuovamente l’area del cantiere per dare risposte nuove risposte sul fronte occupazionale”.

 

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