Almaviva, fermati i trasferimenti a Rende. Cisl “ancora da definire i dettagli dell’accordo”

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“Nella bozza di accordo con l’azienda è senz’altro positivo il riconoscimento dell’articolo 18 ed il mantenimento dei posti di lavoro sul territorio palermitano, ma sono ancora tanti i dettagli da definire, il testo di ieri ha dettato le linee guida che stabiliscono le tutele economiche . Ovviamente al tavolo di martedì al Mise, bisognerà trovare le soluzioni per tutte le questioni più specifiche che avranno un impatto sui singoli lavoratori che decideranno di optare per il passaggio a Exprivia” . Commentano così lo stop ai trasferimenti a Rende per i 154 lavoratori Almaviva di Palermo, Francesco Assisi segretario Fistel Cisl Palermo Trapani e Eliana Puma Rsu Fistel Cisl. “Ora è il momento in cui bisogna fare il massimo sforzo per tutelare il settore ed intervenire contro delocalizzazione e gare al massimo ribasso”. L’intesa comunicata dal Mise e che dovrà essere sottoposta alle Rsu per la sottoscrizione prevede l’assunzione da parte di Exprivia su base volontaria di 295 operatori sui 398 di Almaviva Contact, impiegati nella commessa Enel in scadenza a dicembre. “La scelta dei lavoratori sarà quella di optare se restare in Almaviva quindi con il trasferimento a Rende o se passare a Exprivia e intanto Almaviva ha sospeso i trasferimenti in attesa dello sviluppo del.tavolo nazionale di martedì in cui si discuterà l’intesa”. Le condizioni di Exprivia che saranno sottoposte ai lavoratori prevedono il terzo livello, 120 mila euro di bonus da dividere tra i lavoratori non assorbibili ed altri 120 mila, per soli tre anni oltre alla garanzia dell’articolo 18 con accordo individuale. “Il governo nazionale – conclude Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – intanto si impegni davvero nella riforma del settore, non si può verificare un altro caso Enel , non si possono portare avanti trattative sindacali con i lavoratori sotto minaccia di trasferimento. Si faccia presto, la tutela dei livelli occupazionali a Palermo e dei diritti dei lavoratori non possono essere ostaggio dei problemi economici delle aziende creati dalla mancanza di regole”.

 

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