Intesa sulle pensioni, attivo unitario a Trapani , Cisl “si comincia a ricucire strappo generazionale”

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“Il protocollo d’intesa siglato a fine settembre è un buon risultato iniziale ottenuto attraverso la battaglia portata avanti da anni dai pensionati per ottenere maggiore equità di trattamento e giustizia sociale. Finalmente il Governo nazionale si è impegnato per migliorare la previdenza, continueremo questo lavoro con il prossimo tavolo previsto per il 5 dicembre”. Ad affermarlo durante i lavori dell’attivo unitario che si è svolto all’hotel Crystal di Trapani sull’intesa sulle pensioni sottoscritta lo scorso 28 settembre tra sindacati e Governo, sono stati Antonella Granello segretario generale Spi Cgil Trapani, Mimmo Di Matteo segretario generale Fnp Cisl Palermo Trapani e Leonardo Falco segretario generale Uil Pensionati Trapani. Ai lavori hanno partecipato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Trapani Filippo Cutrona, Daniela De Luca ed Eugenio Tumbarello. A concludere è stato il segretario generale Spi Cgil Sicilia Maurizio Calà. Il verbale sottoscritto il 28 settembre, sintetizza gli elementi di fondo emersi nel corso di una discussione approfondita tra Cgil, Cisl e Uil e Ministero del Lavoro sui tanti problemi dei pensionati e delle loro famiglie. “Dopo anni di politiche discriminatorie che hanno sempre tolto ai pensionati, finalmente in finanziaria sono state stanziate le prime risorse per i pensionati. I risultati ottenuti in questa prima fase, grazie alle mobilitazioni di lavoratori e pensionati – hanno commentato i tre segretari dei Pensionati – vogliono restituire dignità ai pensionati, che da sempre svolgono il ruolo di ammortizzatore sociale delle famiglie, andando nella direzione della diminuzione della pressione fiscale e di una maggiore equità delle pensioni in Italia. Nella seconda fase del confronto col Governo si affronterà, invece, la modifica del sistema previdenziale nel suo complesso”.
“Fra gli aspetti qualificanti – aggiungono i tre segretari confederali Cutrona, De Luca e Tumbarello – c’è l’individuazione dei lavori cosiddetti usuranti e gravosi, una battaglia che abbiamo sostenuto a fianco dei pensionati anche per i nostri giovani, l’accordo, infatti, che introduce la flessibilità in uscita sta cominciando a ricucire lo strappo generazionale che allontanava i giovani dai pensionati. Un passo fondamentale per rilanciare e sostenere il mercato del lavoro, da troppo tempo in crisi”. Ma, secondo i sindacati restano degli aspetti da definire. “Diversi i punti ancora da affrontare per modificare la legge Fornero – ha concluso Maurizio Calà segretario regionale Spi Cgil Sicilia – come ad esempio il lavoro disconuo. I fondi stanziati non sono ancora sufficienti e non bisogna dimenticare gli esodati, è necessario pensare allo stanziamento della fase successiva. Resta il fatto che dopo tanti anni i pensionati ottengono una maggiore giustizia sociale grazie all’anticipo pensionistico, alla no-tax area e alla quattordicesima, una battaglia di civiltà che abbiamo portato avanti insieme, pensionati, giovani e famiglie”.

 

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